Modelle, si cambia Un gruppo di debuttanti all' assalto delle regine

Modelle, si cambia Modelle, si cambia Un gruppo di debuttanti all'assalto delle regine MILANO. Shirley Mallmann. E' questo il nome che i nuovi «maitres-à-penser» della moda stanno imponendo su tutte le passerelle di Milano Collezioni come la vera nuova stella nell'universo delle top model. Diecimila, a volte 15 mila dollari a passerella, bionda, un sorriso ammiccante con un seno che fa fatica a star dentro i vestitini estivi che gli stilisti hanno inventato per la prossima stagione. E che la moda dell'anoressia come status della top sia finita è testimoniata anche dalle snnerstar degli ultimi cinque anni. Non c'è tg che non proponga le immagini di Naomi Campbell, Eva Herzigova vista da Les Copains con un'enorme fede nuziale al dito e con il desiderio urlato ai quattro venti di volere almeno quattro figli, Kate Moss, Yasmine Ghauri, Valeria Mazza. Di queste top, presentatesi un po' più prosperose del solito, si sa tutto. Le vediamo mentre si truccano, arrivano trafelate nei padiglioni fieristici di Milano Collezioni o mangiano senza più nascondersi. Tra le agenzie di moda e giornaliste però queste ventiseienni con un conto in banca a nove zeri sono sempre meno popolari. Il perché? La legge dell'effimero che sta alla base della moda brucia le sue stelle con la stessa velocità con la quale le crea e oggi i nomi più richiesti sono quelli di Elsa, Stella Tennant, Georgiànna Robertson, Milla Jovovic, Carolyn Murphy, Ester De Young, Chandra North e Shirley Mallmann. «Solo un anno fa - ha detto Sheryl abbracciata al fidanzato-ombra - fabbricavo scarpe di cuoio a 200 dollari al mese in un paesino vicino a Puerto Alegre in Brasile. Mi sembra ancora una favola». Una favola tangibile visto che questa ventenne è testimonial per Dolce fr Gabbana, Bluemarine, Alberta Ferretti, Guess, Cesare Paciotti. Per l'altra baby top in ascesa Stella Tennant è tutta un'altra storia. Proveniente da una delle famiglie inglesi più aristocratiche, l'ultima delle mannequin supermagre, dopo aver firmato un contratto che per tutto l'anno scorso la legava a Chanel, in questa stagione concede il suo passo felpato per chi si può permettere di sborsare 20 mila dollari a sfilata. Cosa ne pensano queste modelle del fatto che molte case di moda lascino da parte le indossatrici di professione per accogliere in pedana attrici, sportive o presentatrici tv? «Sono scelte personali - dicono in coro Piero Piazzi dell'agenzia Riccardo Gay e Paolo Tornei della Fashion Model -. Se la scelta di uno stilista cade su un personaggio famoso, piuttosto che su una mannequin professionista, è solo in funzione della notizia che produce». Di parere contrario la stilista Chiara Boni: «Ormai per svegliare l'attenzione dei giornalisti che seguono le sfilate ci vuole l'elettrochoc». Quest'anno la Boni ha scelto di far sfilare atlete come Fiona May, la pallavolista Keeba Phips, la fidanzata di Vittorio Sgarbi Elenoire Casalegno e il cestista Manute Boi. Luca Dondolìi

Luoghi citati: Brasile, Milano