Un naso nuovo in quattro giorni e senza bende

Un naso nuovo in quattro giorni e senza bende Un naso nuovo in quattro giorni e senza bende Accetta in regalo 2 orecchini cPoro Infermiera nei guai «Fermammo i killer e ora ci lasciano senza prolezione» Prima delle rapine consultavano la cartomante SIENA. Un naso nuovo in pochi giorni senza fastidiose bende e antiestetici lividi, seni a goccia sodi e immobili, liposcultura in verticale che consente di apportare gli ultimi ritocchi sul corpo del paziente in piedi e vedere subito il risultato finale. Sono alcune delle novità presentate al Convegno mondiale di chirurgia estetica, a Borgo Monastero. In tre o quattro giorni sarà possibile esibire un nuovo naso realizzato con un sistema di cerotti, tamponi, linfodrenaggio e impacchi, senza più gesso e senza lunghe degenze. Sarà senza segni anche la liposcultura, sempre più precisa grazie al nuovo tavolo modellatore verticale. Per i seni è in arrivo dagli Usa un nuovo gel, più viscoso, che può essere modellato a goccia per eliminare le attuali protesi tonde che nel tempo si irrigidiscono e si spostano. Sono innovazioni già disponibili in Italia. [a. 1.] SAVONA. Accettare un regalo per lo svolgimento delle proprie mansioni in un servizio pubblico può essere un reato. E' quanto sostiene il sostituto procuratore Landolfi nella richiesta di rinvio a giudizio per corruzione impropria contro M.S., 51 anni, di Pietra Ligure, infermiera dell'ospedale Santa Corona. La donna aveva accettato in regalo un paio di orecchini d'oro (valore 600 mila lire) da un paziente poi deceduto. Sono stati i congiunti a segnalarlo alla magistratura, quando il gioielliere si era rivolto a loro per ottenere il saldo. Landolfi ha fatto perquisire l'abitazione dell'infermiera, dove sono stati trovati gli orecchini. Lei ha detto che si trattava di un segno di gratitudine normale in ospedale. Ma per Landolfi un pubblico dipendente può accettare un regalo solo se si tratta di un bene di valore limitato: un mazzo di fiori, un caffè, un dolce. [Ansa] TRAPANI. Il Servizio centrale di protezione ha revocato il programma di protezione nei confronti di due guardie giurate che sventarono un omicidio di mafia. Antonio Vilei, 48 anni, e Santino Melia, 30 anni, la mattina del 17 aprile '91 intervennero ad Alcamo per impedire l'uccisione di un esponente del clan Milazzo, Pietro Interdonato, rimasto lievemente ferito. I vigilantes bloccarono i due sicari che viaggiavano su una moto e riuscirono a togliere il casco a uno di loro, Filippo Pirrone, che fu arrestato e condannato all'ergastolo. «Lo Stato si è dimenticato di noi - ha commentato Vilei - ma credo che la stessa cosa non si possa dire per la mafia. Per essere garantiti a vita bisogna essere criminali o pentiti. Io sono solo una guardia giurata, o meglio lo ero perché ho perso il lavoro, pertanto oggi che non servo più posso essere ucciso». [a. r.] MILANO. Prima di rapinare banche una banda consultava una maga cartomante per sapere se il giorno fosse propizio. E quest'ultima spesso suggeriva anche gli obiettivi, in tutta la Lombardia. Antonella Mastropaolo, 34 anni, di Lentate sul Seveso, è stata arrestata con altre 9 persone. «Cartomanzia» è l'operazione dei carabinieri che riguarda rapine a istituti di credito e furgoni portavalori che hanno fruttato 3 miliardi dal '90 al '95: sono state presentate 51 richieste di rinvio a giudizio da parte del pm Fiorillo. L'udienza preliminare è stata fissata per il 21 ottobre. Nell'operazione sono stati identificati componenti della banda che hanno contribuito, con ruoli diversi, alle rapine, alcune messe a segno con la complicità di guardie giurate che avrebbero preso parte alle irruzioni nelle stesse agenzie di credito dove lavoravano. fr, a<]

Persone citate: Antonella Mastropaolo, Antonio Vilei, Filippo Pirrone, Fiorillo, Landolfi, Santino Melia, Vilei