Sulla rete, ma da persone educate

Sulla rete, ma da persone educate Sulla rete, ma da persone educate tari, di risorse destinate a scopi diversi (spamming). Un messaggio commerciale che compaia in una mailing-list o in un newsgroup non dedicato alla pubblicità è considerato un grave abuso delle risorse. Comportamenti del genere possono essere pagati cari dall'intera comunità degli utenti. Alcuni mesi fa l'amministratore di un server tedesco aveva manifestato la propria disponibilità a ridistribuire dei messaggi di e-mail sui cellulari GSM. Un nostro connazionale ha approfittato dell'offerta bombardando migliaia di telefonini con un proprio messaggio pub- I PDA, Personal Digital Assistant finora non hanno avuto molto successo se non come «status symbol». Ma ora il loro potenziamento apre nuove prospettive FIN da quando sono apparsi sulla ribalta alcuni anni fa, i PDA (Personal Digital Assistant) sono stati considerati come giocattoli ad alta tecnologia per eccentrici facoltosi. Alcuni esemplari di PDA hanno anche raggiunto discreti livelli di vendita trovando applicazione in mercati di nicchia interessanti, ma il mercato di massa, paradossalmente, sta ancora cercando la domanda corretta per questa risposta tecnologica. Oggi, però, si assiste a un nuovo fermento del settore e forse si stanno verificando alcune circostanze che potrebbero far riemergere il PDA dalla penombra in cui è vissuto in blicitario. Risultato: gli utenti italiani sono stati esclusi dal servizio. Così per uno scriteriato, abbiamo pagato tutti. La contaminazione commerciale della Rete è ormai inevitabile. Si spera però che la tendenza sia verso una ricerca delle aziende da parte degli utenti, piuttosto che il contrario. Nessuno si scandalizza se un'industria si fa pubblicità nel Web, perché solo chi è interessato al suo sito va a visitarlo. Ma se la stessa industria approfitta di posta elettronica e gruppi di discussione per bombardare a tappeto migliaia di utenti con co¬ municati commerciali, il rischio è quello di una vera e propria sollevazione. A ragione: già la nostra buca per le lettere trabocca di cartaccia inutile, e non si vede per quale ragione anche la mailbox elettronica debba riempirsi di messaggi-spazzatura. Chi desiderasse una descrizione più approfondita della «netiquette» e dei motivi per i quali deve essere osservata può consultare Internet & Computing Italian FAQ di Vittorio Bertola (http://www.polito.iV"bertola/icfaq/) e The Net: Guida per l'utente e Netiquette di Arlene Rinaldi (http://www.inferentia.it/netiquette/). Per farsi due risate, si veda anche II galareteo di Emily Postnews (http://www.polito.it/"bertola/faq/emily.htm), ricordando però che descrive tutto quello che assolutamente non si deve fare. Certo nessuno va in prigione per aver violato qualche regola di buona educazione. Ma la «netiquette» è molto semplice da osservare: basta un po' di buon senso, e la convivenza di migliaia di utenti diventa più piacevole e civile. Marco Cagnotti

Persone citate: Emily Postnews, Rinaldi, Vittorio Bertola