Alle Vallette si sono concentrati gli altri due avvenimenti della giornata torinese Juve e Metallica infiammano la notte di Angelo Conti
Alle Vallette si sono concentrati gli altri due avvenimenti della giornata torinese Alle Vallette si sono concentrati gli altri due avvenimenti della giornata torinese Juve e Metallica infiammano la notte Domenica senza incidenti I I Metallica e la Fiorentina, insieme alle Vallette. Poteva essere una serata di guerriglia, ma è filato tutto piuttosto liscio. Anche grazie ad una attenta regia che, giocando sugli orari, ha tenuto ben separati metallari e viola, permettendo alle forze dell'ordina di controllare da vicino anche gli ultras juventini. Pochissimi i momenti di tensione: qualche discussione vivace, qualche colorito (e crudelissimo) sfottò, l'arrembaggio di una cinquantina di fiorentini, agilissimi nello scavalcare la cancellata della curva Sud, poco prima dell'inizio. Se gli scontri non ci sono stati, lo si deve anche all'opera della polizia. I pullman dei tifosi viola (in tutto circa 35) sono stati presi in consegna dalle volanti torinesi all'uscita dall'autostrada, per essere scortati - sotto pesante «blindatura» - sino ai parcheggi dello stadio. Stessa procedura, ma a ritroso, a fine partita. In questa fase la Questura ha impiegato circa 800 uomini. Alcuni dei quali giunti appositamente da Firenze e buoni conoscitori delle frange più «calde» della tifoseria viola. Controlli stretti anche al vicino Palastampa, dove i Metallica tenevano un attesissimo concerto. Qui l'esaurito è stato solo sfiorato, ma il colpo d'occhio dell'impianto appariva lo stesso imponente. Un risultato di pubblico che ha co- munque un po' deluso gli organizzatori, abituati a registrare - in altre cittadine italiane - ben altri entusiasmi verso questi specialisti dell'heavy-metal. Le forze dell'ordine hanno effettuato numerosi controlli antidroga, senza però rilevare situazioni di particolare gravità. Qualche tensione anche all'uscita della partita, con un folto gruppo di juventini che è parso voler attendere i tifosi viola. Ma il cospicuo schiera- tllllllll Proteste degli esclusi Ventimila visitatori ad Altissima, chiusa la mostra su Paulucci grandi galleristi e direttori di musei stranieri, oltre ventimila visitatori, il 60 per cento in più dell'anno scorso. Musei gratis. Grande soddisfazione fra i visitatori che hanno approfittato in massa della cultura a costo zero: oltre 500 visite ovunque, nelle varie mete. Ma anche proteste fra gli «esclusi» e fra chi ha Oggi alle 14,50 I Da sinistra i controlli della polizia al Delle Alpi all'arrivo dei tifosi viola, seguiti già dalla partenza da Firenze da gruppi di poliziotti A fianco l'interno del Palastampa poco prima dell'inizio dell'esibizione dei Metallica: il deflusso del pubblico è stato veloce e regolare Centinaia di poliziotti hanno scortato i tifosi viola fino ai caselli autostradali In 8 mila ad ascoltare la musica heavy metal mento delle forze dell'ordine non ha permesso alcun cedimento alla violenza. E verso le 23 la situazione è andata completamente rasserenandosi, al punto che al termine del concerto dei Metallica, gli 8 mila supporters del gruppo non hanno praticamente più trovato traccia degli amanti del pallone, tutti sfollati con notevole rapidità. Polizia e carabinieri sono parsi, alla fine, particolarmente soddisfatti. Anche perché i rischi esistevano real¬ mente e le analisi della vigilia avevano indotto ad una diffusa prudenza. Hanno giocato a favore dell'ordine il numero non trascendentale (circa 1300) di tifosi viola ed il sistema di controllo dei pullman, attento sino al punto da evitare persino le soste ai caselli autostradali. A vista sono stati anche seguiti i fiorentini che avevano scelto il treno per la loro trasferta: anche qui gli autobus sono stati oggetto di controlli quanto mai minuziosi. In sostanza il bilancio finale parla di qualche bottiglia e qualche asta di bandiera «fuori ordinanza» sequestrate agli ingressi, di un giovane feritosi alla curva Nord durante l'intervallo, di qualche riga di troppo su qualche vettura, per oscure ragioni evidentemente sospetta di fede viola, di diversi striscioni considerati troppo «caldi» individuati e fotografati sugli spalti per eventuali, future, denunce. Angelo Conti
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