Bosnia divisa anche dall'orologio

Bosnia divisa anche dall'orologio Bosnia divisa anche dall'orologio Musulmani con l'ora solare, croati con la legale SARAJEVO. Per una giornata serbi, musulmani e croati di Bosnia non sono riusciti a mettersi d'accordo neanche sull'ora. Per decreto, infatti, nei territori controllati dai musulmani si era tornati, dalla notte appena trascorsa, all'ora solare, mentre nel resto del Paese, come in tutta Europa, vigeva ancora l'ora legale. Il governo bosniaco nella serata di ieri ha ammesso l'errore ed ha deciso di ripristinare, da oggi, l'orario estivo. Per ventiquattr'ore però in Bosnia si è vissuta una situazione di grande confusione che in alcune zone, come a Mostar, ha sfiorato l'assurdo. Infatti, mentre gli orologi dei musulmani di Mostar-Est segnavano mezzogiorno sull'altra sponda della Neretva quelli dei croati di Mostar-Ovest segnavano l'una. Una situazione che ha reso, se possibile, ancora più complicati i rapporti tra le due parti della città simbolo della divisione etnica. Nonostante il fatto che musulmani e croati facciamo parte della stessa federazione che controlla il 51 per cento della Bosnia. Stessa situazione ieri a Sarajevo e Pale, distanti tra loro appena una quindicina di chilometri: i serbo-bosniaci, in linea con Belgrado e con la maggior parte dei Paesi europei, manterranno l'ora legale ancora per una settimana, mentre i musulmani sono già passati all'orario invernale. Da oggi però, almeno per quanto riguarda l'orario, non vi saranno più divisioni. L'agenzia di stampa bosniaca «Bh» ha rivelato di aver ricevuto «numerose telefonate di cittadini che chiedevano spiegazioni, in particolare stranieri». [Ansa-Afp-Reuter]

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