Rivolta per uno schiaffo «Il preside è violento» Gli studenti in sciopero
Rivolta per uno schiaffo Rivolta per uno schiaffo «Ilpreside è violento» Gli studenti in sciopero «In bagno non si fuma» E' caos nella ricreazione In classe scatta il divieto TERAMO. «Visto l'atteggiamento intollerabile del preside, culminato con l'aggressione a Giacomo S., gli studenti decidono di scendere in sciopero permanente sino a quando non avranno notizie rassicuranti circa il trasferimento del capo d'istituto in altra sede». Hanno messo nero su bianco gli studenti dell'Istituto Agrario di Stato di Avezzano, che al Provveditore agli Studi dell'Aquila hanno chiesto la testa del preside Alberto Ruggiero che venerdì scorso aveva preso a ceffoni uno studente di 15 anni, iscritto al secondo anno, «solo perché aveva deciso di partecipare allo sciopero di protesta contro l'amministrazione comunale». La decisione è stata presa all'unanimità ieri mattina dall'assemblea degli studenti che ha avuto anche la solidarietà di moltissimi docenti i quali hanno giudicato riprovevole quanto accaduto nel piazzale della scuola. Gli insegnanti e i genitori degli alunni sono indignati, «perché i sistemi educativi non possono essere rappresentati da queste barbare violenze». Gli studenti, e non solo quelli dell'Istituto Agrario, avevano scioperato per protestare contro l'amministrazione comunale decisa ad abbattere centinaia di piante per la costruzione di nuovi parcheggi. [r. e.] MATERA. E' vietato da sempre fumare a scuola, ma da ieri nella succursale dell'istituto tecnico di Matera «Adriano Olivetti» è vietato fumare anche nei bagni, almeno nei 10 minuti di ricreazione. Nessuna mania igienista in questa decisione della preside Carmela Sansone, ma una preoccupazione di «ordine pubblico»: evitare assembramenti di fumatori che nella ricreazione avevano preso d'assalto l'unico bagno funzionante, sbarrando il passo a quanti avevano ben altri bisogni da soddisfare. Il problema è sorto quando l'altro bagno era stato chiuso per consentire alcuni lavori urgenti. Di qui la decisione che ha avuto degli effetti a cascata. Per i fumatori, infatti, si sono chiusi tutti gli spazi possibili: la preside ha detto no anche al fumo nel cortile. Paradossalmente l'unico tempo consentito è quello delle lezioni, nel senso che lo studente-fumatore chiede di andare al bagno - ufficialmente - e qui si sfoga. Non sappiamo se per amore dello studio, ma i 200 studenti non hanno accettato questa alternativa e così ieri non solo si sono astenuti dalle lezioni, ma hanno anche chiesto la solidarietà dei colleghi della sede centrale dell'istituto che, però, non patendo la stessa restrizione sono entrati ugualmente in classe. [e. s.) Lo svela il rapporto an nnuale sulla criminalità
Persone citate: Adriano Olivetti, Alberto Ruggiero, Carmela Sansone, Giacomo S.
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