La Stampa - Consultazione Archivio

Polemica Tim-Omnitel Polemica Tim-Omnitel ROMA. Botta e risposta Tim-Omnitel sulle tecnologie dei telefonini. «Chiedere l'abbandono del Tacs per favorire le nuove tecnologie del Gsm, è una visione cubana e dirigista delle Tic», ha detto Vito Gamberale, amministratore delegato di Tim, in risposta a Silvio Scaglia, amministratore delegato del secondo gestore Omnitel che ieri, di fronte alla commissione lavori pubblici del Senato, ha chiesto l'abbandono delle tecnologie analogiche del Tacs per sviluppare il Gsm. Immediata la risposta Omnitel: «Non siamo noi a chiedere la definizione di un piano per l'abbandono delle tecnologie analogiche, ma è l'Europa e l'esigenza di sviluppo del libero mercato delle telecomunicazioni». punto si accodano anche gli italiani dopo l'ultima incertezza verso mezzogiorno alla notizia delle dimissioni di Diego Masi, capogruppo di Rinnovamento italiano, contrario alla manovra: «Se non è d'accordo Masi - è il timore - non sarà d'accordo nemmeno il suo leader, Lamberto Dini». Attimo di timore. Frena la lira che per tutta la mattina aveva tenuto quota 996-997, di colpo, verso l'una torna sopra le mille lire per un marco. Frenano i futures sui Btp che avevano fatto segnare, in apertura, l'ennesimo record (122,50) e che, di colpo anche loro, perdono una lira e mezza. Frena piazza Affari. Ma è solo un attimo, giusto il tempo per capire che divisioni nella maggioranza, con Dini pronto a disconoscere la paternità di una manovra con troppe tasse e pochi tagli, per ora non ci sono. Anzi, passa meno di un'ora e la protesta di Masi scoppia come bolla di sapone: Dini disconosce l'iniziativa del capogruppo e gli altri ministri di Ri, Treu, Fantozzi, fanno spallucce. Ed è subito toro. La lira riconquista quota 998, i future sui Btp decennali recuperano quota 122, piazza Affari esplode. Su, su, su fino al 3,1% dell'ultimo indice Pronto il progetto di legge, il ministro dei Lavori pubblici vuole farlo approvare entro l'anno