In piazza 250 mila tute blu
In piana 250 mila tute blu In piana 250 mila tute blu Scioperi e cortei in tutta l'Italia questione salariale è ancora aperta. Il governo ha l'obbligo di schierarsi per la salvaguardia del potere di acquisto di salari e stipendi, come prevede il documento di programmazione economica e finanziaria». «Sia chiaro - ammonisce intanto Sabattini dal palco - che non accetteremo alcun taglio sulle pensioni, anche piccolo. Perché una ritirata lì vorrebbe dire una rotta nel '98. E noi non ci stiamo. A costo di estendere la battaglia dei metalmeccanici a tutti...». Attente tute blu, insomma. Lo scontro è appena cominciato e il governo, pur amico, non avrà sconti. Lo stesso monito riecheggia a Torino, a Napoli, a Padova dove Gianni Italia accusa Federmeccanica di barare. Intanto, la gente affluisce nelle piazze: nessuno contesta, piovono gli applausi. Il sindacato riscopre un consenso antico e rilancia la sfida. Anche perché quel Bertinotti superstar a San Babila a qualcuno non è piaciuto. Larga, a due passi da piazza Fontana. Da Roma arrivano echi di una manovra concordata a sinistra.... «Ma non chiederemo mai - sillaba Sabattini - la mediazione del ministro del Lavoro per la nostra vertenza. Caro Treu, noi sappiamo trattare anche senza di te. Vogliamo solo che Prodi dica una parola: è con noi o con i padroni? Ce lo dica...». Sventola, insomma, qui a Milano (e altrove, soprattutto a Torino dove si registrano tafferugli tra studenti del pds e autonomi) la bandiera della contestazione per il governo amico. Spunta addirittura pure uno striscione dell'«associazione per la liberazione degli operai» che se la prende con Bertinotti per il suo «doppio gioco. Lui, che mentre parla di lavoratori sostiene il governo di industriali e banchieri...». Altre contestazioni, qua e là, non mancano (una bandiera della Lega viene bruciata da studenti di Cremona...). Ma, in generale, si respira aria di unità: la sinistra è al governo, la Finanziaria picchia contro i ceti medi, i «mostri» de¬ Sabattini dice no alla mediazione di Treu Pochi gli incidenti Tafferugli a Torino tra autonomi e studenti del pds gli Anni Novanta (Lega e Berlusconi) sembrano ai margini. Peccato, c'è ben poco su cui litigare... Trecento metri più addietro, a San Babila, Fausto Bertinotti celebra con sobrietà il giorno del suo trionfo senza alcun timore di contestazione. In piazza San Babila, al banchetto di Rifondazione, lui firma autografi e bandiere, circondato da telecamere e striscioni. E' lui che incassa più di tutti i successi della sinistra al governo. E nessuno, dal fronte del pds, sembra in grado di offuscare il suo successo in quella che è la maggior manifestazione operaia a Milano degli Anni Novanta. «Per la prima volta - spiega lui raccontando il braccio di ferro con Prodi - dopo tanti anni dovrebbe esser varata una Finanziaria in cui pensioni e sanità non vengono toccate. Qui c'è l'interesse vero degli strati sociali che più rischiano, gli stessi che hanno battuto la destra...». E il contratto? «Lo sciopero di oggi - replica Bertinotti - è importantissimo. Dimostra che la Ugo Bertone schermo. Con una prima visione al giorno, tantissime interviste, servizi esclusivi e curiosità, il piccolo schermo diventa grande. Diventa cinema. E Telepiù 1. Bruce Willis, di Harvey Kcitel c dello stesso Tarantino. Tanti attori, lutti protagonisti. Un mix di ironia, azione, e di una violenza grottesca capace di tenere col fiato sospeso dall'inizio alla fine. E oltre a Pulp Fiction la platea di Telepiù 1 avrà in esclusiva altre grandi prime visioni: Die Hard 3 con B. Willis, Wyatt Earp con K. Costner, Sotto il segno del pericolo con H. Ford, Dredd e Lo specialista con S. Stallone. Ottobre: un mese di anteprime che vi terranno inchiodati allo TELEPIÙ È DISPONIBILE ANCHE IN DKHTAU SU DSfclV HI-FI OPPURE TELEFONA ALLO 02/748.989. MIGLIORI PUNTI VENDITA
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