Najib impiccato dagli «studenti di Dio» di E. St

«L'ex presidente ha tradito l'Islam: è stato punito». Proibito alle donne lavorare in ufficio «L'ex presidente ha tradito l'Islam: è stato punito». Proibito alle donne lavorare in ufficio Najib impiccalo dagli «studenti di Dio» Kabul, un linciaggio ilprimo atto del nuovo governo ro della Difesa e del palazzo presidenziale. Il corpo di Najibullah è coperto di sangue: secondo alcune informazioni, sarebbe stato legato a una jeep e trascinato fino al luogo dello scempio. Alla sua guardia del corpo, è s.tata riempita la bocca di banconote. Secondo un'altra versione, a essere impiccato accanto a Najib sarebbe stato il fratello Sha- Da quattro anni era rifugiato nella legazione Onu Sopra, l'ex presidente afghano Mohammed Najibullah A destra, un manipolo di Taleban esulta per la conquista di Kabul le) precipitano ora l'Afghanistan, e definitivamente, sul percorso cupo del fondamentalismo islamico. Un'altra macchia di tensione si va allargando pericolosamente, nella geografia pezzata che segnava l'espansione dell'oltranzismo musulmano dal Mediterraneo fino all'Asia: ed è proprio il consolidarsi di questo drammatico contagio a tra- Diciassette morti e 80 feriti nel centro di Bufarik hpur Ahmedzi. pNella piazza gremita, i combattenti Taleban devono a volte fare cordone e respingere rudemente i curiosi che spingono eccitati per sbirciare da vicino i cadaveri quasi irriconoscibili. Le vie che conducono alla piazza sono intasate da altre migliaia di persone che accorrono a vedere. Nella capitale non si era mai visto uno spostamento di folle simile, neppure quando interi quartieri erano stati evacuati nel corso degli ultimi anni per l'infuriare di combattimenti fra le milizie rivali. Il capo del nuovo governo Mohammad Rabbani (omonimo del presidente in fuga) ha affermato nel corso della sua prima conferenza stampa che l'ex presidente afghano è stato ucciso perché aveva tradito i principi dell'Islam. «Najib era un assassino. Ha tradito l'Islam e noi l'abbiamo punito». Secondo l'ambasciatore a New Delhi del governo deposto, Massud Kahlili, Burhauddin Rabbani e i suoi alleati, il comandante Ahmad Shah Massud e il leader integralista musulmano Gulbuddin Hekmatyar, si sono rifugiati nella base di Bagram, poche decine di chilometri a Nord della capitale, da dove stan¬ sformare la natura della lotta di potere a Kabul, e a rendere evidente quanto ormai Najibullah fosse fuori dal corso della storia. Lui aveva preso il potere nell'86, dopo essere stato per molti anni il capo della pobzia politica. Che fosse un uomo di Mosca, come già Babrak Karmal, che nel '79 aveva chiamato i soldati russi in Afghani- USA Corsa alla Casa Bianca no «studiando la strategia per attaccare i Taleban». Altre fonti avevano detto durante la notte scorsa che anche la base di Bagram era stata conquistata dai Taleban. I rappresentanti del governo di Burhauddin Rabbani affermano che la ritirata da Kabul è stata «tattica», ispirata dalla volontà di non provocare nella capitale un «bagno di sangue». Dopo circa 24 ore di battaglia i Taleban sono entrati a Kabul di notte, senza incontrare resistenza. Le truppe fedeli a Burhauddin Rabbani hanno combattuto fino a notte inoltrata poi, improvvisamente, hanno inziato la ritirata verso Nord-Est. Poche ore dopo il leader supremo del movimento Mohammed Omar ha nominato un «consiglio provvisorio» di sei mullah (religiosi musulmani) che ha assunto il governo della capitale. L'avanzata dei Taleban su Kabul è stata improvvisa, rapida e apparentemente irresistibile. Nelle ultime due settimane, dalle loro basi nel Sud del Paese, i miliziani sono partiti all'offensiva conquistando via via le province di Ningarhar, Laghman e Kunar. Poi, il vittorioso attacco a Kabul. In mano agli oppositori dei Taleban rimangono le province settentrionali del Paese, controllate in parte dal comandante Massud, in parte dal signore della guerra uzbeko Rashid Dostum, rimasto finora neutrale. I Taleban, ex-studenti delle scuole coraniche sorte in Pakistan negli anni in cui l'Afghanistan era occupato dai sovietici, sono comparsi come forza organizzata due anni fa e sono accusati dagli avversari di essere manovrati dal Pakistan. I Taleban, tra le prime decisioni al governo, hanno proibito alle donne di lavorare negli uffici. Lo ha reso noto radio Kabul citando un decreto dell'alto consiglio dei Taleban. La radio ha specificato che le donne devono astenersi dal recarsi al lavoro in ufficio e attendere successive istruzioni. E' anche stato raccomandato alle donne di coprirsi il volto col velo tradizionale quando si trovano fuori dalla loro abitazione. II Cremlino, ex «tutore» dell'Afghanistan, «è molto irritato» per gli ultimi sviluppi. Una nota del ministero degli Esteri accusa i Taleban di aver continuato l'offensiva militare «malgrado i ripetuti appelli dell'Orni e di molti Paesi, compresa la Russia, perché la varie fazioni afghane risolvessero le loro divergenze con un negoziato». [e. st]