Il Consiglio Onu: violenza prevedibile
77 Consiglio Onu: violenza prevedibile 77 Consiglio Onu: violenza prevedibile NEW YORK. Israele si è trovato isolato nella seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu. «La violenza era prevedibile perché focolai di malcontento serpreggiavano tra i palestinesi, malgrado alcuni progressi importanti», ha detto il ministro degli Esteri britannico, Malcolm Rifkind. E il collega francese, Hervè de Charette, ha ricordato che Parigi «aveva ripetutamente avvertito Israele della crescente frustrazione nei territori palestinesi e a Gerusalem¬ me». L'egiziano Amr Mussa ha parlato di «una politica di aggressione, pressione, blocco, chiusura dei territori, arresti, mancato rispetto degli impegni, che hanno portato al sangue e alle vittime» di ieri. Duro verso Israele anche il ministro degli Esteri russo Evgenj Primakov, secondo il quale gli scontri sono «il diretto risultato» di quattro mesi di governo Netanyahu che «hanno virtualmente fermato il processo di pace». [Agi-Api re sfiorandosi, aggirandosi l'un l'altra, ogni volta cercando di rimandare il momento dello scontro. Oggi, lo scontro è nell'aria, incombe. Dinanzi al Muro del Pianto il piazzale è deserto: la polizia ha fatto allontanare per tempo i pochi ebrei che nonostante il momento, avevano tentato di recarvisi a pregare. Quando la prima salva di colpi esplode, dunque, in basso la città appare assolutamente silenziosa. E' anche per questo che quella scarica ha l'effetto di un'esplosione. Tiri a ripetizione, raffiche, mentre dall'alto comincia a spandersi un incrocio di urla e maledizioni che prende il tono di un ruggito. Quattro, cinque minuti, poi la sparatoria cessa. Ma solo per pochi istanti. Ancora quel ruggito della folla, ancora uno scoppiettio che sembrerebbe di petardi se non riprendesse subito il ritmo di un tiro coordinato. Che cos'è successo? «Gli arabi hanno tirato sassi, abbiamo dovuto difenderci», ansima un giovane tenente prima di correre su, alla testa del suo reparto, lungo il viottolo della Porta Maroc¬ china. Sassi? Ma perché? Nella moschea di Al-Aqsa il sermone del «muftì» non aveva fatto nulla per calmare gli
Persone citate: Amr Mussa, Hervè, Malcolm Rifkind, Netanyahu, Primakov
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