Ciampi: sto coronando il sogno della mia vita

Ciampi: sto coronando il sogno della mia vita Ciampi: sto coronando il sogno della mia vita Al telefono dopo una giornata massacrante «Chi ha vinto? Solo il Paese» IL SUPER MINISTRO del Fondo monetario a testa alta, con lo stesso stato d'animo con il quale partii per Tokyo, dopo la firma dell'accordo sul costo del lavoro nel '93». Sensazioni sulle quali torna, anche a mente fredda: «Non è retorica, mi è venuto spontaneo dirlo perché ritengo che abbiamo compiuto un passo importantissimo, che rida forza e credibilità a questo Paese. Si entra in Europa, si mette per iscritto che nel '97 raggiungeremo il 3% nel rapporto tra deficit e prodotto interno lordo. E guardi, non è vero quello che qualcuno ha detto e scritto, e cioè che abbiamo cambiato le carte in tavola: con la decisione di oggi noi abbiamo tradotto in un fatto concreto quello che io avevo già indicato per iscritto, sia pure so¬ PROMA RODI come Donat Cattin, che scavalcava continuamente il psi a sinistra? L'Ulivo come i vecchi governi consociativi targati dc-psi, che «inciuciavano» per un anno intero, emettevano Bot in allegria e poi stangavano puntualmente gli italiani a Natale con rincari a raffica di benzina e sigarette? E ancora, lui, Carlo Azeglio, ridotto come Guido Carli, padre fondatore della patria, poi grande governatore e infine logorato e fiaccato ministro del Tesoro dell'ultimo, disastroso governo Andreotti, alle cui nefandezze finanziarie l'ex banchiere centrale finì per dare, con la sua autorevolezza, un'inconsapevole copertura? No, alle dieci di ieri sera, appena rientrato a casa dopo la giornata più massacrante degli ultimi mesi, Ciampi ha voglia di tutto, fuorché di parlare di politica, di rispondere ai critici di questa «storica manovra», di indugiare sul solito, vecchio giochino del «chi ha vinto e chi ha perso». «Ha vinto l'Italia», è il messaggio forte e chiaro che rimbalza al telefono da casa Ciampi. «Sono stanco - confida il superrninistro dell'Economia - ma molto soddisfatto. Abbiamo cominciato a lavorare alle 9 di mattina, prima con il Cipe, poi con U Consiglio dei ministri». Ma per l'Europa e per Maastricht, ne valeva la pena. «Posso dirlo con grande serenità: anche questa, dopo le tante che ho già vissuto, è stata una bella esperienza». Bella, perché sofferta e intensamente voluta. «Sì - aggiunge ancora Ciampi - con la Finanziaria che abbiamo approvato per me si corona il sogno di una vita, l'obiettivo, quello di portare l'Italia tra i grandi d'Europa, che ho inseguito in tutti questi anni, da tutte le posizioni istituzionali che ho ricoperto». Un obiettivo che adesso, con questa super-Finanziaria da 62 mila miliardi, diventa realmente alla portata, e fa dire all'ex governatore - già nel corso della brevissima conferenza stampa di metà serata a Palazzo Chigi - quell'orgoglioso «ora posso andare alla riunione lo come eventualità, nel Documento di programmazione. E cioè che avremmo valutato, in relazione all'andamento della congiuntura, se non sarebbe stato possibile fare uno sforzo aggiuntivo, per rispettare già nel '97 il rapporto deficit/Pil. Ebbene, la svolta di questi ultimi giorni è tutta qui: abbiamo trasformato un'ipotesi in realtà, da subito». E quel che più conta, ci tiene a ricordare il superrninistro dell'Economia, l'operazione Maastricht è andata in porto con il sostegno, addirittura con il conforto delle istituzioni europee. Tanto che ieri pomeriggio, durante il Consiglio dei ministri, è arrivata una telefonata di Jacques Santer, presidente dell'U¬ «TERREMOTO» AL CENTRO nione europea, che si è congratulato in diretta con i «colleghi» italiani, e li ha addirittura spronati: «Complimenti, andate avanti così». Ma il plauso non è arrivato solo da Bruxelles, né solo dai mercati euforici: anche all'interno, ci tiene a sottolineare il superrninistro dell'Economia, c'è stato un grado di consenso sociale e politico elevato: «Sono stato immerso tutta la giornata nelle nostre riunioni - dice infatti Ciampi - quindi non ho letto le dichiarazioni sulle agenzie. Ma mi pare che il clima sia molto favorevole». E poco contano, per l'ex Governatore, le torsioni interne alla Sinistra, le grida di vittoria di Bertinotti o i sommessi mal di pancia di D'Alema. «Guardi - taglia corto Ciampi - io non bile: quello di ripensare a fondo il rapporto tra costi e benefici dello Stato sociale, e quello di rispettare poi, a regime, quel draconiano «patto di stabilità» voluto da Kohl. In questo messaggio finale dell'ex governatore, si potrebbe dunque persino cogliere una nota di rammarico, per una Finanziaria storica sì, ma che comunque lui avrebbe voluto diversa, sul piano della «qualità», dei tagli di spesa. Ma il nodo della spesa pubblica e della riforma del Welfare State è solo rimandato. E non vi può sfuggire, comunque, nemmeno un governo di sinistra, benché sia costretto a mettere definitivamente in soffitta i vecchi e amati sogni keynesiani, lo sviluppo finanziato col deficit e con un po' d'inflazione, e a fare addirittura delle scelte che un tempo si sarebbero definite «reazionarie». Piaccia o non piaccia ai rifondatoli, il percorso è ormai obbligato. E come Ciampi disse da governatore della Banca d'Italia, quando la lira entrò nella banda stretta di oscillazione dello Sme, scegliendo l'Europa tutti, governanti e governati, Sinistra e Destra, «ci siamo aggrappati ad un chiodo: possiamo usarlo per salire in vetta, o per impiccarci». Oggi, con il sì a Maastricht, non abbiamo più scelta. mi occupo di questioni politiche, le lascio fare ad altri». Ma una cosa, che non è ininfluente sul piano politico soprattutto da qui ai prossimi mesi, il superrninistro dell'Economia ci tiene a chiarirla: «Ora siamo tutti soddisfatti, ma i nostri impegni non sono finiti, perché una volta entrati, bisognerà dimostrare di saperci stare, in Europa». Carlo Azeglio non va oltre, si limita ad enunciare il concetto così com'è, nudo e crudo. Ma quel concetto racchiude un impegno che per l'Italia resta comunque ineludi- simo Giannini ÉAvete individuato le lettele corrispondenti alle 5 risposte esatte di questa settimana'.' Mettendole insieme in sequenza dal lunedì al venerdì otterrete una parola. Riportatela su questo coupon e spedile entro venerdì 4/10/% (farà fede il timbro postale) a: Zanichelli Editore - Panila 2* settimana - Via Irnerio 34 • 40126 Bologna. Tra tulli coloro che avranno invialo il coupon con la risposta esalta. Ire vincitori verranno estratti e premiati ogni settimana con tulle e cinque le opere Zanichelli in gioco: lo Zingarelli '97. Enciclopedia Zanichelli '97, Aliante'97, il Boch di francese c il Ragazzini di inglese. - —x£ setiimana e: