Parte l'iniziativa «Paghe trasparenti»

Parte l'iniziativa «Paghe trasparenti» Parte l'iniziativa «Paghe trasparenti» ROMA. Federmeccanica risponde allo sciopero con l'iniziativa «Paghe trasparenti». Il prossimo cedolino per i 60 dipendenti della Albertini (pressofusioni e lavorazioni meccaniche, l'azienda del presidente dell'associazione), ma anche di grandi gruppi come Zanussi e Orlando, avranno una parte con le indicazioni della retribuzione netta diretta (quello che il lavoratore porta a casa) e un'altra con il costo che l'azienda ha sostenuto (Irpef, contributi, accantonamenti vari). Un esempio concreto lo fa lo stesso Gabriele Albertini: «Un mio collaboratore con qualifica operaia di primo livello prenderà esattamente 1.338.000; all'azienda ciò costerà 3.304.000. Insomma prendi 1 e paghi 3». Albertini avverte che dal calcolo sono stati esclusi altri costi che l'azienda deve sostenere: «La malattia (ogni anno sono circa 85/90 milioni), le assenze (nessuno, per esempio, mette in discussione le assemblee che però servono per discutere, non per lavorare), gli indumenti da lavoro. Insomma è quella del costo del lavoro la partita da giocare». Proprio per questo domanda Albertini «lo sciopero è contro i "datori" di lavoro o contro "qualcun altro"?». ni denuncia un ritorno agli «automatismi salariali». A supporto della sua posizione, il leader di Federmeccanica ricorda gli enormi costi delle aziende, che si aggiungono alla retribuzione diretta dei lavoratori: Irpef, contributi vari, accantonamenti. Con il risultato finale che le imprese pagano tre volte quanto percepisce la «tuta blu» in bustapaga: «Insomma la partita da gio¬ care è quella del costo del lavoro», conclude Albertini. Secca la replica degli esponenti sindacali. Per Claudio Sabattini, il leader della Fiom-Cgil, le dichiarazioni di Albertini significano solo che «gli industriali sono contro il rispetto dell'accordo del luglio '93, non vogliono tener conto che nel biennio '94-'96 i salari sono stati sensibilmente al di sotto dell'inflazione reale». Luigi sciopero generale «non servirà assolutamente a cambiare le posizioni di Federmeccanica». Albertini ribadisce che anche i metalmeccanici devono fare «un contratto normale, come quello firmato dai chimici». In concreto, il presidente di Federmeccanica afferma che la vertenza si può chiudere sulla base di «180 mila lire contro le 262 richieste». E sul recupero dell'inflazione, Alberti¬ Paolo Patruno L'Eni pronta a nuovi tagli dopo il collocamento della seconda tranche

Persone citate: Albertini, Alberti¬ Paolo Patruno, Claudio Sabattini, Gabriele Albertini, Zanussi

Luoghi citati: Roma