L'inferno in ospedale

Napoli, «siamo minacciati dai tossicomitni, le condizioni igieniche sono disastrose» Napoli, «siamo minacciati dai tossicomitni, le condizioni igieniche sono disastrose» REPORTAGE Due immagini dell'ospedale Cotugno: oggi sarà visitato dal ministro della Sanità, Rosy Bindi ONAPOLI UI non esiste più la pietà. Ha lasciato il posto all'Emergenza, una dea terribile che con la sua presenza ossessiva esaspera e incattivisce tutti: medici e ricoverati, infermieri e portantini. Nell'ospedale-lazzaretto Cotugno nessuno più si indigna se un vecchio in tuta da operaio attraversa il cortile, guarda in cagnesco le finestre al secondo piano e sibila: «Quelli con l'Aids sono dei fetenti, magari si uccidessero tutti con la droga». Nessuno si scandalizza nemmeno quando Gaetano, uno scheletro che cammina infagottato in un pigiama lurido, spalanca la porta di una stanza del reparto e indica un vecchio dal colorito grigio e con lo sguardo fisso sul soffitto: «Non capisce più niente, stamattina è caduto dal letto ed è rimasto a terra per un quarto d'ora». E non tutti sono disposti a credere alle rassicurazioni del prefetto e dei responsabili dell'ospedale, che danno per imminente l'arrivo di polizia e carabinieri per stroncare la violenza e lo spaccio di droga nelle corsie dove la gente muore di Aids. E va a finire che neanche tu, cronista, ti meravigli più di tanto se prima di entrare in una divisione piena di ammalati di Aids nessuno ti dà una mascherina, o un camice, o un paio di guanti di lattice: semplicemente vai avanti così, con tutto il tuo carico di microbi e batteri, tra decine di corpi sfiancati dalla malattia e terribilmente esposti a qualunque infezione che potrebbe significare la morte. Fino a due giorni fa chiunque poteva entrare nel Cotugno. Spacciatori compresi. Ma da ieri, dopo la morte per overdose di un ricoverato e il gesto disperato di un ammalato che ha appiccato il fuoco ad un materasso, la direzione ha deciso di vietare l'ingresso ai giornalisti. In linea teo- peggiore la trovi al quarto piano, dove l'altro giorno quel ragazzo è morto per overdose. Ma dove sono ricoverato io, al secondo piano, le cose vanno molto meglio. Ci siamo organizzati tra noi, abbiamo istituito delle squadrette che tengono tutto sotto controllo. Se becchiamo qualcuno che sgarra, lo sbattiamo fuori». Pietro aggiunge che la droga è solo uno dei problemi che assillano l'ospedale: «Scrivete anche delle condizioni in cui viviamo qui dentro: dite pure che c'è un solo bagno per ogni cinque o sei ricoverati, che le reti dei letti sono vecchie e arrugginite, che le sedie a rotelle sono sfondate, che all'ora di pranzo vengono distribuite pere e mele dure come il marmo ai ricoverati ai quali la droga e la malattia hanno fatto cadere i denti. Scrivete tutto, vi prego, e che il Padreterno faccia in modo che i vostri figli non debbano mai varcare la soglia di questo maledetto posto». Fulvio Mitene E' improvvisamente mancata Margherita Crema ved. Blanc L'annunciano a funerali avvenuti i figli Gigi, Mario con Gloriarla e Paola, e tutti i parenti. — Torino, 27 settembre 1996. Dirigenti e Collaboratori tutti della Dantosa Cllmatlc srl partecipano con profondo cordoglio al dolore dell'ing. Luigi Blanc per la scomparsa della cara mamma Margherita Crema — Torino, 26 settembre 1996. Claudio e Elda Passerei» partecipano al lutto della famiglia Blanc. I nipoti Camera Crema Scolari addolorati piangono zia RITA. Partecipano al dolore degli amici Blanc: Emilio, Elsa, Laura; Mirto, Alma; Gianni, Silvia; Giovanni, Giusi; Guido, Sergia; Enrico, Daniela; Maria Angela; Margherita; Giorgina; Luciano, Marllè; Ugo, Margherita; Carlo, Luisa. I nipoti Blanc ricordano con affetto zia RITA. Gabriella e Luca sono vicini con affetto a Gigi, Mario e famiglia. Sono affettuosamente vicini a Gigi: Fabio e Laura, Giorgio e Cucciolo, Lorenzo e Carlina, Luciano e Cristina, Marco e Franca, Paolo e Use, Paolo e Caria, Roby e Barbara, Umberto e Paola. II Consiglio d'Amministrazione della Sordella & C. Oleodinamica S.r.l. e le Maestranze tutte partecipano al dolore dell'ing. Blanc per la scomparsa della mamma MARGHERITA. Renzo Indemlnl, Giulio Lattes prendono vivissima parte al dolore dell'ing. Luigi Blanc par la scomparsa della madre, signora Margherita Crema — Torino, 27 settembre 1996. E' mancato Enrico Nada Annunciano la dipartita i nipoti e parenti tutti. Funerale 28 settembre ore 14,30 chiesa parrocchiale Vernone. — Torino, 27 settembre 1996. E' mancato Pasqualino Pllerl Dolorosamente lo annunciano a funerali avvenuti Elena e Virginia. — Bardonecchla, 22 settembre 1996. «Si spegne la luce dei miei occhi; in te spero, Signore: tu mi risponderai» Il marito Rùtger, la figlia Patrizia con il marito Roberto Bablnl Cattaneo, il figlio Adriano e il nipote Carlo si stringomo attorno all'amata Rosanna Fontanone Welszflog che ieri ha varcato I confini terreni per ricongiungersi al Signore della vita in cielo. La cerimonia funebre avrà luogo nella chiesa di S. Antonio alla Brunella, via Crispi, a Varese venerdì 27 settembre 1996 alle ore 10,45. — Varese, 27 settembre 1996. Carlo, Paola e Giovanni sono affettuosamente vicini a Patrizia ed al suoi cari in questo triste momento. E' mancato ai suoi cari Giovanni Gabuttl L'annunciano: i figli Dado con Giusi e Diego con Sonia, i nipoti Beppe, Stefano, Sara, Marina ed Alice. Funerali sabato 28 corr. ore 14,30 Parrocchia S. Giacomo di Beinasco. — Beinasco, 28 settembre 1996. E' mancata Caterina Vallino ved. Rudà L'annunciano i figli Antonio e Maria Cristina con le rispettive famiglie, parenti tutti. Funerali in Chialamberto sabato 28 settembre ore 10,30 in parrocchia, partendo dall'Ospedale Mauriziano di Lanzo alle ore 9,45. — Lanzo, 26 settembre 1996.