Anticorruzione «Piano Violante Si della Camera»

Anticorruzione Anticorruzione Piano Violante Sì della Camera ROMA. La Camera approva la Commissione speciale anticorruzione, come da proposta di Violante. Il Senato dedica una giornata di discussione ai problemi della giustizia, mettendo in cantiere la separazione delle funzioni (non delle carriere) dei magistrati, ma riconoscendo che la politica deve fare molto perché si prosciughi «il torbido humus dove nascono e proliferano malaffare, lobbismi illeciti, zone opache dell'amministrazione, intrecci tra affari e politica». Molte le critiche, da destra come da sinistra, alla voglia di protagonismo dei giudici e all'abuso delle intercettazioni. Tra l'altro il ministro Flick, interpellato a margine del dibattito al Senato, non ha smentito di pensare a un'ispezione nella procura di Milano. «Non parlo mai di cose concrete». Il Parlamento ha cominciato ieri ad affrontare lo scottante argomento di Tangentopoli con due dibattiti in contemporanea. Alla Camera c'era da varare la commissione speciale - 25 componenti con compiti di consulenza sui progetti di legge per la prevenzione e la repressione della corruzione, in funzione fino al 31 dicembre, votata pressoché all'unanimità - che Violante aveva proposto. E' stata una discussione serrata. Ma s'è infuocata quando ha preso la parola dai banchi di Forza Italia l'ex ministro Mancuso. Tra gli applausi del centrodestra e le proteste del centrosinistra, Mancuso ha voluto tirare in ballo Scalfaro e Prodi: «E' necessario definire cosa è corruzione. Ad esempio, non è forse corruzione che un'alta carica dello Stato annunci che non firmerà una legge votata dal Parlamento se egli non la condivide? O che in altri tempi sia stato percettore di fondi dello Stato? Prima dell'inizio dei lavori della commissione, solleciterei almeno due cariche dello Stato a dimettersi». Discussioni feroci anche al Senato. Apre i lavori Flick che ribadisce: «Da Tangentopoli si esce solo smettendo di rubare. I processi vanno celebrati. Quanto ai magistrati, sono favorevole alla distinzione delle funzioni, non delle carriere». La maggioranza dell'Ulivo ha presentato e votato una risoluzione. «L'azione di contrasto del governo va articolata su due livelli: adottare tutti i provvedimenti che consentano alla giustizia di svolgere il proprio ruolo; fare da argine alla corruzione, perché l'intervento penale, in uno Stato di diritto, deve mantenere il carattere di "extrema ratio"». Anche questo dibattito s'è arroventato quando hanno preso la parola gli esponenti del Polo, che proponevano una commissione d'inchiesta sul fenomeno della corruzione e sullo stato della giustizia. Ed è proprio la seconda parte della proposta che ha impedito di giungere a un accordo. [fra. gri.)

Persone citate: Flick, Mancuso, Prodi, Scalfaro

Luoghi citati: Milano, Roma