Apprendisti fino a 24 anni I privati nel collocamento

LE NUOVE REGOLE LE NUOVE REGOLE Apprendisti fino a 24 anni I privati nel collocamento SROMA ETTANTACINQUE pagine di misure che spaziano dalla formazione agli incentivi alle imprese, alla realizzazione di grandi opere infrastnitturali. Questi, in sintesi, i punti principali. FORMAZIONE. L'obiettivo è quello di innalzare il livello di scolarità e di assicurare continuità di accesso alla formazione. In previsione, l'ampliamento fino a 10 anni dell'obbligo scolastico, il diritto alla formazione fino a 18 anni. UNIVERSITÀ'. Sarà costituito un fondo nazionale per il diritto allo studio, il prestito d'onore non resterà più sulla carta e si procederà alla riforma del sistema delle tasse e dei contributi. La formazione continua sarà sviluppata con l'attribuzione graduale ed integrale del contributo dello 0,30% con la partecipazione delle parti sociali. RICERCA E INNOVAZIONE. Il nuovo piano triennale sarà varato entro l'estate del '97. L'impegno è di aumentare le risorse con gradualità, fino a raggiungere, entro un triennio, la media europea del 2%. Si avvierà poi un processo di riforma delle strutture di ricerca a partire dagli enti maggiori come Cnr ed Enea. Sarà costituita una «task force» a livello di presidenza del Consiglio, per progettare le grandi scelte e distribuire le risorse. APPRENDISTATO. Sarà esteso a tutti i comparti produttivi, agricoltura compresa. La fascia di età va dai 16 ai 24 anni (26 anni per il Sud). La durata del contratto varierà da 18 mesi a 4 anni. Nel corso dell'apprendistato il giovane percepirà la retribuzione contrattualmente prevista, ma il costo sostenuto dall'impresa sarà rimborsato. STAGE. In programma una ripiogrammazione delle azioni cofinanziate e l'allestimento di un prò- gramma operativo nel quale canalizzare i progetti. Sarà inoltre valutata l'opportunità di prevedere borse di formazione per il lavoratore (cofinanziabili dall'Ue). FORMAZIONE CONTINUA. Il modello sarà caratterizzato da grande flessibilità e destinato soprattutto ai lavoratori a professionalità bloccata, per i lavoratori in cassa integrazione e per i lavoratori che devono affrontare nuove normative. I progetti formativi potranno essere presentati da organismi associativi, da organismi partecipati dalle parti sociali, da consorzi e raggruppamenti di imprese. FORMAZIONE PERMANENTE. Si opererà per via legislativa e attraverso rinvìi alla contrattazione collettiva, facendo riferimento al modello contrattuale delle 150 ore per quanto riguarda la fissazione dei limiti di durata e della quota massima dei congedi simultanei. LAVORO INTERI HALL L'istituto sarà applicato secondo i principi dell'accordo di luglio '93. Per agricol¬ tura e edilizia potrà essere introdotto in via sperimentale successivamente alle verifiche in atto in sede ministeriale. Il lavoro interinale sarà escluso per la sostituzione di lavoratori in sciopero, presso unità produttive dove si sia proceduto a riduzione di personale nei 12 mesi precedenti. INCENTIVI. Il governo adotterà incentivi alle riduzioni contrattate dell'orario e ne promuoverà le rimodulazioni tenendo conto della definizione di orari «multiperiodali» (plurisettimanali, mensili, annuali). Parte degli oneri sociali a carico delle imprese sarà redistribuita in modo che il nuovo sistema basato su 4 fasce orarie (24, 32, 36 e 40) incentivi gli orari ridotti e disincentivi il ricorso sistematico al lavoro straordinario. PART-TIME. Sarà incentivato prevedendo ulteriori sgravi anche per particolari utenze: giovani al primo inserimento nelle aree a basso tasso di sviluppo; donne che rientrano sul mercato dopo lunga pau¬ sa; anziani in uscita progressiva dal lavoro a condizione che siano sostituiti da giovani. LAVORI SOCIALMENTE UTIU. Si punta a una nuova disciplina. Queste le aree di intervento possibili: bonifiche di aree industriali dismesse, tutela degli assetti idrogeologici, risanamento ambientale, bonifiche dal rischio amianto, aree protette, parchi naturali, beni culturali. NUOVI SERVIZI ALL'IMPIEGO. La riforma si basa su tre capisaldi: decentramento istituzionale, liberalizzazione regolata (apertura ai privati, ruolo attivo degli organismi espressione delle parti sociali), previsione di un forte ruolo dello Stato nelle funzioni di regolazione, indirizzo e programmazione. CONTRIBUTI E FISCO. La legge delega sulla riforma della finanza regionale e locale stabilirà l'abolizione dei contributi sanitari a carico dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei pensionati ed il loro trasferimento sulla fiscalità. SGRAVI TOTALI Esenzioni per un an¬ no dei contributi previdenziali a beneficio di tutti i settori per gli assunti a tempo indeterminato nel 1997 ad incremento dei livelli occupazionali. Per il 1998 e 1999 il provvedimento dovrà essere concordato con la Commissione Ue. NUOVE ATTIVITÀ'. Si prevede una disciplina fiscale a favore di giovani con meno di 32 anni che per la prima volta intraprendono un'attività d'impresa, per i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, per i portatori di handicap e per i soggetti che intraprendono attività nei settori a tutela dell'ecosistema. In vista, l'esclusione dall'imposizione del reddito d'impresa e da quello derivante dall'esercizio di arti o professioni ai fini Irpef di una certa quota per i primi due anni, più agevolazioni ai fini dell'Ici e dell'Irep. SOMMERSO. Per aiutare la sottoscrizione delle intese di gradualità da parte delle imprese, si considererà l'occupazione emersa come nuova occupazione con diritto di accesso agli incentivi. Incentivato il part-time Oneri sugli straordinari Sgravi fiscali ai giovani e alle nuove assunzioni LA MAPPA DEI SENZA LAVORO Tasso di disoccupazione regione per regione J Media Italia: 12,3 r: P Si i 4 Fonie: Istat Il presidente della Confindustria Giorgio Fossa

Persone citate: Giorgio Fossa

Luoghi citati: Italia