Belgio, per Marcinelle si spacca il governo

Rischia la poltrona il premier Dehaene Rischia la poltrona il premier Dehaene Belgio, per Marcinelle si spacca il governo Accuse tra due ministri: «Ituoi uomini hanno sabotato l'indagine sul mostro» un duro BRUXELLES. Soffia un vento di crisi nel governo belga. La coalizione formata da cristiano-sociali e socialisti si sta spaccando sulle carenze nelle indagini sulla gang di pedofili legata al mostro di Marcinelle, Marc Dutroux, responsabile dello stupro e dell'uccisione di quattro ragazzine. Su colpe, errori, omissioni nelle indagini sulla gang di pedofili si è aperto scontro. Il ministro della Giustizia, Stefaan De Clerck, un cristiano-sociale fiammingo, ha lanciato gravi accuse alla gendarmeria (polizia) e dunque al ministero dell'Interno da cui essa dipende, guidato dal socialista Johan Vande Lanotte. «Spero che De Clerck prenda le distanze da quanto scritto», ha detto il leader socialista Louis Tabback che ha a sua volta criticato il partito democratico-sociale del primo ministro Jean-Luc Dehaene per la proposta di riforma del sistema giudiziario presentata dopo lo scandalo di Marcinelle. In questo scambio di accuse, che rischia di portare alle dimissioni di Dehaene, si è inserito il partito cristiano democratico vallone che ha chiesto al capo del governo di chiudere celermente la questione. Gendarmeria e polizia giudiziaria sono state accusate di non avere collaborato tra di loro e anzi di essersi ostacolate a vicenda. De Clerck ha annunciato che, sulla base di una prima indagine interna sull'inchiesta di Marcinelle, la gen- darmeria non avrebbe trasmesso alcuni documenti alla magistratura. In parole povere, la gendarmeria è accusata di avere sabotato l'inchiesta per proteggere alcuni personaggi importanti coinvolti nella vicenda. Per tali ragioni De Clerck chiede la fusione tra gendarmeria e «giudiziaria», per evitare il ripetersi di un dramma come quello che il Belgio sta vivendo. Vande Lanotte, indignatesi • mo, ha immediatamente replicato alle accuse del collega, accusando a sua volta la polizia giudiziaria di scarsa efficienza. Ad aggiungere veleno a una situazione già molto tesa ha pensato la stampa fiamminga, pubblicando in questi giorni alcuni estratti del conto bancario di Dutroux, con ingenti movimenti finanziari in coincidenza dei principali rapimenti di giovani vittime. Un quotidiano ha addirittura scritto che su alcune delle videocassette pornografiche sequestrate al mostro si riconosce un non meglio identificato «uomo politico», ma la magistratura ha smentito. [Agi-Ansal II primo ministro del Belgio Jean-Luc Dehaene rischia la crisi di governo per gli imprevisti sviluppi politici legati alla inchiesta sul «mostro» di Marcinelle

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