Serie A contro Maastricht di Stefano Bartezzaghi
«Galeotto» fu l'aumento dei biglietti a Bologna e Perugia «Galeotto» fu l'aumento dei biglietti a Bologna e Perugia Serie A contro Maastricht NON è aumentato il prezzo del pane, è aumentato il costo dei circensi. Essendo le squadre di Bologna e di Perugia salite in serie A, ecco che i biglietti per le partite costano di più ed ecco che l'inflazione tendenziale sale. Non per niente quelle si chiamano «città-campione». Fra l'Europa e l'Uefa forse non c'è più confusione: sono davvero la stessa cosa. Prima lo si vedeva nel lessico, con il rigore, le fasce di reddito e quelle laterali, le classifiche, le metafore su serie A e serie B, i confronti, gli arbitri, le squadre di governo, le strategie d'attacco e di difesa, i punti di pareggio... Ma verta volant, mentre qui il fatto è orinai di sostanza. Come Edmondo Berselli ha capito per tempo nel suo II più mancino dei tiri, la vita nazionale è una metafora del calcio. Risultato? A reti inviolate: fra presidenti, squadre, slogan e mentalità vincenti non ci si capisce più un tubo. Il sistema maggioritario e bipolare proviene evidentemente dalla Coppa Campioni (bisogna decidere solo per il doppio turno, con rigori in caso di parità, o per il turno unico in campo neutro); però dalla Coppa dei Campioni di una volta, perché quella di oggi tende decisamente al proporzionale. A chi non capisce di calcio né di politica (assieme ai sensi della nostra più solidale commozione) andrà rappresentato un divertente garbuglio: chi in politica è per lo spareggio maggioritario bipolare, nella Coppa dei Campioni è per il proporzionale a rappresentanza incorporata in cui basta esistere per entrare nel girone (cosiddetto all'italiana), o a scelta in Parlamento. Un caso diverso lo si è avuto quando Maroni è stato picchiato da un avversario, si è accasciato come faceva Chiarugi, ed esistito in barella. Qualche ora dopo, alla fine delle ostilità, Umberto Bossi è andato al telegiornale. Dallo studio gli hanno domandato: «Innanzitutto, come sta Maroni?» e lui ha risposto «ha preso un brutto colpo, gli stanno facendo la Tac» (poi ha commentato il match). Se avesse aggiunto «forse domenica non sarà in campo» l'effetto-intervista del dopo partita al mister sarebbe stato completo, compresa l'ambientazione, con i manifesti della Lega al posto delle pecette degli sponsor. In questo rimbalzo fra istituzioni politiche e sportive, metafore e allegorie a specchio, la realtà stessa (se pure esiste) si smarrisce, e finisce che i risultati del campionato influiscono su Maastricht, e che se Galeone e Ulivieri tengono un centravanti in panchina, Bankitalia aumenta i tassi d'interesse. Non è una follia, o una battuta stancamente spiritosa. E' la spiegazione che è stata data davvero per l'insoddisfacente andamento dell'inflazione; e per sovrammercato, questo genere di spiegazioni assomiglia in misura al- larmante proprio a quegli alibi capziosi che riempiono la cubatura verbale degli spogliatoi, finita la partita. L'arbitro ci ha negato il rigore, abbiamo sbagliato otto occasioni gol, gli altri ne hanno avuto mezza ed è entrata. Il Bologna e il Perugia sono arrivati in serie A, c'è forte bagarinaggio al Dallara e allora aumenta l'inflazione. Non c'è ragione di credere che questa non sia la semplice e limpida verità. Davvero la palla è rotonda, e ci si ritrova in zona retrocessione in men che non si dica. Davvero, in un momento in cui tutti i consumi ristagnano, il popolo degli stadi spende allegramente per tribune e antenne satellitari. Davvero se in serie A ci fossero andate non due città-campione ma due città più schiappine i dati non sarebbero peggiorati. E' inutile litigare con le statistiche: l'Istat e l'Almanacco Panini non sbagliano mai. Stefano Bartezzaghi Pitchstone NO Forcone N) Roccia vetrosa O) Arpione per rocciatore ' ^ • ZANoklJ ••' * : ■ .. i LlUK! si;.vfPRt An.ut i ■
Persone citate: Chiarugi, Dallara, Edmondo Berselli, Galeone, Maroni, Ulivieri, Umberto Bossi
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