Di Pietro «Non ho favorito Pacini Battaglia»

Il ministro al Tgl: «Contro di me e Mani pulite solo calunnie». I giudici a Lugano cercano la cassaforte delle tangenti Il ministro al Tgl: «Contro di me e Mani pulite solo calunnie». I giudici a Lugano cercano la cassaforte delle tangenti Pi Pietro: «Non ho favorito Pacini Battaglia» Necci teme di essere avvelenato. Summit tra ipool di Milano e La Spezia ROMA. E' teso, pallido, Antonio Di Pietro ai microfoni del Tgl. «Preferisco mantenere il riserbo anch'io, anche perché voglio capire bene cosa sta succedendo. Una cosa è certa. Io sono certissimo, per me e per i miei colleghi, che mai c'è stato un interesse privato tra noi e Pacini. E che quindi bene faccia Pacini, se ha qualcosa da spiegare, che spieghi presto. In modo da chiarire, da dissipare qualsiasi dubbio al riguardo. Un'altra cosa è certa: che se qualcuno pensa che Pacini Battaglia sia stato trattato con i guanti di velluto, sbaglia di grosso». E mentre i magistrati di Milano e La Spezia si incontrano per collaborare alle inchieste contro la corruzione, Lorenzo Necci rimane in carcere: il gip gli ha negato gli arresti domiciliari, lui teme di essere avvelenato in cella e accetta solo il cibo degli altri detenuti. Berla di Argentine, Bianconi, Grignetti, Silipo e Tessandori ALLE PAGINE 5,6 E 7

Luoghi citati: La Spezia, Lugano, Milano, Roma