Ecco costi e vantaggi di partire assicurati

Ecco costi e vantaggi di partire assicurati Ecco costi e vantaggi di partire assicurati SONO frequenti gli avvelenamenti durante i viaggi via nave o in località esotiche che ospitano ogni anno decine di migliaia di turisti e anche le promesse del dépliant sovente non trovano riscontro nella realtà. Le responsabilità di chi vende il biglietto vengono «scaricate» sull'organizzatore e da questo sull'operatore della località incriminata. Ma la «vittima» non viene quasi mai del tutto rimborsata. Per ridurre al minimo il possibile danno il turista deve assicurarsi in proprio. Le prestazioni operano nei mondo intero e, pertanto, si è certi di essere coperti. In qualche polizza è previsto il rientro gratuito in Italia (anche in aereo). Anche le polizze contro gli infortuni valgono, in genere, fuori dal nostro territorio. Può valere un'esclusione: la cosiddetta «diaria» (il rimborso di un tanto al giorno) potrebbe essere prevista soltanto se l'inabilità si verifica nel nostro Paese. LE GARANZIE «A TEMPO» Ci sono poi le «assicurazioni a viaggio» o a «tempo». Tali contratti prevedono, ad esempio, un massimale di 50 milioni in caso di ricovero ospedaliero, spese per il rientro, furto del bagaglio (indennizzo che può giungere alle 500 mila lire), un certo capitale in caso di morte (causa infortuino). Per 30 giorni si spende fino a 150 mila lire. Se, però, le ferie sono andate in fumo a causa di una responsabilità accertata del vettore o di chi organizza il viaggio, bisognerà fare i conti con il tempo. Ed ecco come. TUTELA DEL DANNO MORALE Primo, provare il danno economico riportato; secondo, ipotizzare il danno morale subito. Di solito, chi produce e confeziona un prodotto alimentare portatore di infezioni è tenuto per legge a rifondere tutti i danni. Questo, beninteso, quando l'evento dannoso si manifesta in «territorio italiano» come lo può essere una nave battente la nostra bandiera. E se il danno non viene amichevolmente composto ci si può rivolgere alla nostra magistratura. E qui il danno morale può benissimo essere la vacanza sfumata dopo un anno di risparmio. Sarà bene precisare che, nel campo assicurativo specializzato nella «tutela giudiziaria», anche il rischio vacanza può far parte delle prestazioni di garanzia, con una spesa di 40 mila lire per un patrocinio che può toccare i 10 milioni di lire. SE IL VIAGGIO E' «TROPPO» ESOTICO L'iter diventa più laborioso quando le ferie sono state totalmente o parzialmente rovinate in lontane località dove, appunto, la legge è diversa da quella occidentale e dove il grado di litigiosità è elevato, specie quando si parla dei rimborsi. In questi casi, gli inconvenienti registrati li può risolvere solo l'organizzatore o chi si è occupato del relativo soggiorno. La polizza per la «tutela giudiziaria» può costare 60-80 mila lire, chi si occuperà del risarcimento potrà puntare quasi esclusivamente sull'organizzatore.

Persone citate: Morale Primo

Luoghi citati: Italia