«Nel tempio del pensiero politico»

«Nel tempio del pensiero politico» APALAZZO D'AZEGLIO «Nel tempio del pensiero politico» L'incontro con Bobbio alla Fondazione Firpo IL Presidente della Repubblica è «vicino» alla Fondazione Firpo. «Lo sarò sempre, come Capo dello Stato. Poi come cittadino», ha assicurato Oscar Luigi Scalfaro alla signora Laura, vedova dello studioso, poco prima dell'incontro con la cittadella della cultura torinese, riunita a Palazzo d'Azeglio, in via Principe Amedeo. Nella sede, messa a disposizione dalla Fiat, che, con la Fondazione Firpo, accoglie anche la Fondazione Einaudi. E qui, in questo «tempio del pensiero politico», intorno a Scalfaro, docenti universitari, autorità civili e militari. Tra gli altri il ministro Giovanni Maria Flick (che, a Torino per altri impegni, ha voluto partecipare all'incontro), il cardinale Giovanni Saldarmi, il senatore a vita Giovanni Agnelli, il presidente della Fiat, Cesare Romiti, l'imprenditore Cornelio Valetto, Cesare Annibaldi, i presidenti della giunta e del Consiglio regionali, Ghigo e Picchioni, l'assessore alla Cultura, Giampiero Leo, il prefetto Vittorio Stelo, docenti universitari come Guglielminetti, Grosso, Zagrebelski e Galante Garrone, il direttore de «La Stampa», Carlo Rossella, il procuratore capo Francesco Marzachì. Poi il sindaco Castellani e il vice presidente della Sala Rossa, Chiavarino. Di fronte a Scalfaro, la signora Sabò Ricci con Norberto Bobbio (pubblichiamo l'intervento del professor Bobbio in «Società e cultura») e il professor Franco Bolgiani. Quest'ultimo ha ricordato l'impegno dello studioso, di un Luigi Firpo che seguì la storia del pensiero politico dall'antichità ai tempi moderni, tema sul quale la Fondazione è impegnata a tutt'oggi. «Qui ci sono molti dei suoi discepoli», è stato ricordato al presidente Scalfaro. E come non sottolineare che Firpo dedicò tanto del suo impegno nella ricerca di inediti per ricostruire, con «rigorosa ostinazione» ha detto Bobbio, le vite e le opere di Campanella e Tommaso Moro, filosofi dell'Utopia? E dalle loro esperienze, di un passato che per certi versi ritorna in questa sorta di corsi e ricorsi storici, il Presidente si è agganciato alle «sofferenze» dei 27 an¬ ni passati in carcere da Campanella, e all'utopia della città ideale per calarsi nei giorni nostri. Scalfaro, innanzi tutto, ha voluto «spendere» una «parola di devozione» nei confronti di Luigi Firpo, ma anche di Norberto Bobbio, un «Maestro che ha così ben interpretato il messaggio dell'altro Maestro, quello al quale è stata intitolata questa Fondazione». «Da loro - ha concluso il Capo dello Stato - ci deriva un grande insegnamento. Una lezione che deve arrivare alle giovani generazioni. Proprio partendo da qui, da questa Fondazione». I professor Norberto Bobbio

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