«Se non cambia maestra mio figlio resta a casa» di E. S.
«Se non cambia maestra mio figlio resta a casa» Potenza, la protesta di un padre: l'ha picchiato «Se non cambia maestra mio figlio resta a casa» POTENZA. Singolare protesta di un genitore contro il direttore didattico e una maestra della scuola frequentata dal figlio di sette anni. G.P., 42 anni, di Genzano di Lucania tiene a casa il suo bambino nelle ore di lezione praticamente dal giorno di inizio della scuola. Il motivo? Il ragazzo sarebbe stato schiaffeggiato dalla maestra e il direttore non gli permette di cambiare classe. Con questa protesta, dunque, G.P. spera di ottenere dal direttore l'assegnazione del figlio a una sezione diversa da quella dello scorso anno. Secondo il genitore, che ha inviato un esposto ai carabinieri, al provveditore agli studi di Potenza e al ministro della Pubblica Istruzione, la maestra avrebbe schiaffeggiato il piccolo in classe, davanti ai compagni. «Il bambino, che quest'anno dovrebbe frequentare la seconda elementare - ha riferito il padre nell'esposto - è rimasto traumatizzato dall'episodio degli schiaffi». L'uomo, dopo aver tentato inutilmente di ottenere l'assegnazione a un'altra sezione con maestri diversi, ha deciso di accompagnare ogni giorno il figlio dal suo paese a quello vicino, Spinazzola, per garantirgli la possibilità di frequentare regolarmente la scuola. «I disagi sono però eccessivi» ha detto l'uomo. Quindi, dopo aver tentato di trovare una soluzione con il direttore didattico Mario Lasala davanti al giudice di pace, ha deciso di non mandare il figlio alle lezioni «fino a quando - ha scritto - non gli verrà assicurato il diritto di frequentare liberamente e serenamente la scuola del proprio paese». Interpellato sulla vicenda, il direttore Lasala non ha voluto fornire alcun elemento, riservandosi di farlo soltanto davanti ai magistrati. [e. s.]
Persone citate: Mario Lasala, Spinazzola
Luoghi citati: Genzano Di Lucania, Potenza
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