IL MONDO DEI PICCOLI Cosi' catttivi perchè senza barriere morali di Ferdinando Camon

MONDO DEI PICCOLI FI MONDO DEI PICCOLI "1 Così cattivi perché senza barriere morali IERI un caso, oggi due: bambini che fan violenza su bambini. Non sono i casi che si inseguono, ma le denunce. 1 casi son più numerosi di quel che vediamo, perché si fermano, davanti alla soglia della denuncia: parte verranno di qua, e li conosceremo: parte resteranno di là, e non li sapremo mai. Stupri di maschietti su maschietti, di maschietti su bambine, estorsioni continuative, sottomissione di coetanei, fino alla schiavizzazione. A differenza dei crimini degli adulti, questi crimini dei bambini restano senza faccia e senza nome: son commessi da M. P., da R. F., sigle inafferrabili, o da accusati segnati con un numero, 13, 15 e 16, che indica i loro anni, denunciati da un'accusatrice segnata con un altro numero, 7: la sua età. A Foggia l'accusatrice 7 lia fatto arrestare 15 e 16, che l'avevano trascinata in un vagone ferroviario abbandonato, e l'avevano violentata a turno. 16 faceva la guardia. 13 non può essere arrestato, non ha l'età imputabile. E' la cronaca di ieri. Oggi a Reggio Emilia 3 denuncia 11, 12 e 13: lo hanno violentato perché lui disubbidiva a un ordine. 11-12-13 avevano in'rodotto nella scuola la legge del nonnismo, quella che i soldati anziani impongono nelle caserme: i nonni delle medie si attribuiscono tuia specie di onnipotenza sui piccoli delle elementari, di sopraffazioni, umiliazioni, sconcezze. A Campobasso il bambino 13 denuncia tre 17, che gli impongono di pagare un pizzo continuativo, arrivalo ormai a un totale di 10 milioni. Se l'estorsione non si fermava qui, con ogni probabilità continuava tutta la vita. Guardiamo meglio. Sono sempre violentatori organizzati in bande. Contano su una sicurezza: il mondo dei piccoli è abbandonato, appartiene a chi se lo prende. Quel che succede li non arriverà mai al mondo dei grandi. Un mondo sta sotto e uno sta sopra. Non comunicano. E' una intuizione giusta. Con ogni probabilità, le cose sarebbero rimaste nascoste. E' un caso, che noi le conosciamo. Ma conosciamo solo queste. Tante altre, più gravi, sepolte nel buio del sottomondo, noi del sopramondo non le conosceremo mai. Sono il segreto dei nostri figli piccoli, saI ranno il segreto di quando divonI teranno adulti e vecchi. Sono in- La sofferenza dei bambini delebili. La conseguenza della violenza dei piccoli sui piccoli è diversa dalla violenza dei grandi sui piccoli. La violenza dei grandi (stupri, atti di libidine, percosse, sadismo) genera nei piccoli la paura del mondo dei grandi. Devono entrarci dentro, e ne hanno paura. Poi fermano la loro crescita, si bloccano. La violenza dei piccoli sui piccoli genera paura del «loro» mondo: i violentati, gli estorti, i picchiati, i ricattati non vogliono più andare a scuola, frequentare compagni, giocare, parlare. Appena violentati, tornano a casa e si chiudono in un mutismo mortale. Si stendono a letto come se fossero morti. Sono morti «dentro». Se il loro mondo comunicasse col nostro, quando la disperazione è troppa, e nel loro mondo non ci sta, scoppierebbe nel nostro: ma il contatto non c'è, e il mutismo è il primo sintomo della pazzia. E' un evento raro esseri; riusciti a far parlare la bambina di Foggia, il bambino di Reggio Emilia, e il bambino di Campobasso, rispettivamente di 7, 8 e 13. I loro violentatori eran convinti, organizzandosi in bande, di essere imprendibili e poter fare quel che volevano. E' il principio della malavita. Il male che han fatto giù, nel sottomondo, è solo un preannuncio del male che avrebbero fatto domani, salendo nel sopramondo. La potenza delle loro bande, incontenibile laggiù, ha urtato contro la l'orza calata dall'alto, di genitori-polizia-magistratura-tribunali. Adesso sono dispersi tra istituti di correzione, centri sociali, arresti domiciliari. La loro salvezza sta nella loro sconfitta: più han perso, più si salvano. Se han perso poco, e pensano di aver vinto, ritenteranno domani, da grandi, e dovranno perdere anche per oggi. Ma questo non significa che i bambini e la bambina che li han denunciati, facendo il massimo che potevano, escano da ogni problema, e siano salvi. Una parte del problema resterà, e saranno per sempre mezzo salvi e mezzo perduti. Non basta guardare ogni tanto il mondo dei piccoli: Non bisognerebbe mai perderlo di vista. Perché ò un mondo dove ci sono i veri cattivi. Quelli che non hanno ancora barriere morali: son capaci del massimo male con la massima indifferenza. Ferdinando Camon lon^Jj La sofferenza dei bambini

Luoghi citati: Campobasso, Foggia, Reggio Emilia