Giornali, battute al vetriolo di Giuseppe Caldarola

Giornali, battute al vetriolo ACCUSE E DIFESE Giornali, battute al vetriolo Polemiche anche tra Quercia e l'Unità MODENA DAL NOSTRO INVIATO I giornalisti stavano quasi tutti sotto nel fango, proprio davanti a lui, e D'Alema era abbastanza soddisfatto. Massimo D'Alema, ex direttore dell'Unità, negli ultimi tempi ha scoperto che i giornali sono, in serie: inutili, «ed è meglio guardare la televisione, basta lei da sola»; dannosi, «ed è meglio lasciarli in edicola»; banali, «e per questo tutti, compresa l'Unità, mi seguono superficialmente»; bugiardi, «e non serve parlarne più». Invece, la Festa chiude e se ne parla. Giuseppe Caldarola, nuovo di- rettore dell'Unità, ha preso la parola dal palco proprio prima di lui e pur senza citarlo mai gli ha risposto per tutto il tempo del suo discorso. Primo: «Io di una cosa sono convinto: che non è vero che si può fare a meno dei giornali, che non esiste una democrazia senza giornali e che una sinistra forte e ambiziosa sulle cui spalle incombono inedite responsabilità, deve avere il coraggio di una rida continua, forte ma corretta, con il mondo dell'informazione». Secondo: «C'è bisogno di giornali, di partiti, di opposizione, di governo. Questo è un Paese normale». Terzo: «... Voi potete ben pensare che se la situazione è questa, per la vostra vita e per quella dei vostri figli, è sufficiente avere un video, che bastate da soli. E' vero. Ciascuno di noi basta da solo, ma io credo che come serve la politica per guidare lo Stato e servono bravi e onesti politici, così servono i giornali e i giornalisti per aiutarvi a muovervi in questo campo affollato di notizie, di immagini e di idee. E' per questo che io difendo tutti i gior¬ nali, anche quelli che non apprezzo». Quarto: «Noi vogliamo lavorare per un giornalismo più autorevole. E questo sarà tanto più facile farlo, quanto più saremo giornalisti con la schiena diritta». Quando viene il suo turno, D'Alema non risponde o quasi. «Non siamo qui per fare chiacchiere», dice. Però, prima di lui, qualche chiacchiera si spreca lo stesso. Sempre i giornali, protagonisti. Quasi una polemica neanche troppo sotterranea fra l'Unità e il partito. Così, Massimo Mezzetti, segretario della federazione pds di Modena, se la prende di nuovo con i giornali e pure con l'Unità che l'avevano attaccato per la sua enfasi, «dimenticando invece il lavoro oscuro di migliaia e migliaia di volontari, grazie ai quali vive la festa». Successe all'inizio di settembre, quando D'Alema passò di qui per la prima volta, e qualche giornale derise un po' il segretario della federazione di Modena. L'Unità descrisse un passo del suo discorso come «un tantino enfatico». Semplicemente, quel giorno aveva smesso di piovere e Mezzetti aveva presentato D'Alema così: «Il suo arrivo ha portato il sole». [p. sap.J Giuseppe Caldarola

Persone citate: D'alema, Giuseppe Caldarola, Massimo D'alema, Mezzetti, Quercia

Luoghi citati: Modena, Quarto