LIBERARE L'ECONOMIA DAI BOIARDI di Gianni Vattimo

Violante: patto tra maggioranza e opposizione per prevenire altre Tangentopoli LIBERARE L'ECONOMIA DAI BOIARDI CON una asciuttezza e stringatezza che non sempre in passato gli si conoscevano, e che hanno già caratterizzato il suo messaggio alle Camere della scorsa settimana sulla Lega, il presidente Scalfaro ha ieri dato un'altra lezione alle forze politiche e in genere a tutti i poteri dello Stato, agitati in questi giorni da polemiche più o meno esplicite intorno alla nuova Tangentopoli apertasi con le iniziative dei magistrati di La Spezia. Il suo invito ad usare il bisturi per estirpare le nuove cancrene che hanno colpito ancora una volta le istituzioni sembra voler fare piazza pulita di tutte le polemiche che, anche da autorevoli esponenti del mondo politico, e persino da una carica istituzionale come quella del presidente del Cnel De Rita, si sono rivolte contro la magistratura - se non nel suo complesso (verso cui si professa sempre un rispetto fin troppo virtuale), verso importanti sezioni di essa. Scalfaro ha parlato ieri davvero da Capo dello Stato, da custode e garante dei vari poteri indipendenti che lo costituiscono; nessun legame privilegiato con la classe politica, da cui pure è stato espresso e dalla quale proviene. Diffìcilmente avrebbe potuto parlare in modo diverso, ovviamente; ma la forza e nettezza dell'ammonimento tolgono alle sue parole ogni apparenza di ovvietà, soprattutto, ripetiamolo, se si pensa alle bufere che stanno percorrendo i luoghi del potere. L'insofferenza verso l'azione della magistratura, che era stata a lungo un sentimento caratteristico della destra berIusconiana, serpeggia oggi, non sappiamo dire in quale misura, ma l'avvertiamo chiaramente, anche tra le forze di go- Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 12 SETTIMA COLONNA

Persone citate: De Rita, Scalfaro

Luoghi citati: La Spezia