La rivincita del «padellone» di Enrico Benedetto
La rivincita del «padellone» La rivincita del «padellone» In commercio dischi su vinile: sorpresa, vendono più dei ed PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vinile, mon amour. Ridotti a samizdat della produzione discografica, preda d'inguaribili nostalgici con un debole per il modernariato, i «33 giri» sembravano - finora - condannati al ruolo di fossile vivente. Errore. 1300 titoli riedidati a sorpresa dalla Fnac vanno a ruba. Centomila copie esaurite in pochi giorni. Complice uno slogan accattivante - «Dite 33» - l'iniziativa ha perso per strada ogni sapore retro trasformandosi in una formidabile operazione di marketing. Al punto che le versioni in microsolco superano nelle vendite quelle ed. Incredule sulle prime, le case detentrici dei diritti hanno autorizzato con degnazione il remake. Salvo domandarsi oggi di fronte all'entusiasmo collettivo se non valga la pena resuscitare in proprio le gracchiami incisioni d'antan. La Sony parrebbe l'unica - scrive «Le Parisien» - a poter riprendere senza dif- ficoltà la produzione. Più incauta, la concorrenza euro-americana rimpiangerà invece la disinvolta baldanza nell'essersi disfatta del vecchio know-how. Perplessi gli esperti di acustica, interdette le direzioni commerciali, non restano che i sociologi per giustificare l'apparentemente irragionevole revival. Ebbene, sembra che il vecchio «padellone» gratifichi consumatori stufi dei suoi lillipuziani eredi. Libretti e testi all'antica sono inoltre leggibili anche senza microscopio. Infine, l'algida perfezione sonora che la tecnologia garantisce disumanizza la musica, frusciante come la vita. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Salvo che in quasi ogni casa francese - e non solo - giace negletto lo stereo Anni 70. Una spolveratina, e via. Enrico Benedetto
Luoghi citati: Parigi
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