Uccide il bimbo appena nato
La donna, che ha 41 anni, era riuscita a nascondere al marito e al figlio diciannovenne la gravidanza La donna, che ha 41 anni, era riuscita a nascondere al marito e al figlio diciannovenne la gravidanza Uccide il bimbo appena nato Ferrara: lo ha soffocato con il reggiseno FERRARA. Ha strangolato con il reggiseno il figlioletto che aveva appena partorito, lo ha avvolto in un asciugamano e dopo averlo deposto su un vassoio d'argento lo ha chiuso in un sacchetto di plastica e lo ha successivamente nascosto in un mobile della sala da pranzo. Una donna di 41 anni, Giuliana Zoli, è accusata di infanticidio e si trova attualmente piantonata all'ospedale di Portomaggiore. Il fatto è successo l'altra notte a Longastrino, un paesino fra le province di Ferrara e Ravenna. L'allarme è scattato dopo che la donna, alle 5,30 del mattino, è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale di Portomaggiore dove era stata trasportata in ambulanza in preda ad una forte emorragia. I medici hanno subito capito che poteva aver partorito da poco tempo e hanno avvertito i carabinieri. Ed è stato proprio il comandante della stazione locale a compiere la tragica scoperta. La donna è sposata da oltre vent'anni con Giampietro Tarroni, 47 anni, operaio metalmeccanico che lavora come contoterzista all'interno dello stabilimento Anic di Ravenna. La coppia ha anche un figlio, Alessandro, di 19 anni, pavimentista. E' definita come una famiglia senza problemi di natura economica e vive in una villetta nell'immediata periferia del paese. Attualmente erano in corso lavori di ristrutturazione per ospitare anche i genitori della donna. Giuliana Zoli da un paio d'anni lavorava come cameriera presso il ristorante Valli Salse di Longastrino. A tutti però aveva nascosto la gravidanza. Il magistrato di turno, Giuseppe Mascolo di Ferrara, nel po¬ meriggio si è recato in ospedale a Portomaggiore dove, nel reparto di ostetricia-ginecologia, è ricoverata la donna e l'ha sottoposta ad interrogatorio. Le sue condizioni non preoccupano i sanitari dell'ospedale. «Non è in pericolo di vita - hanno detto i medici - e la fase acuta è superata». 1 carabinieri hanno cominciato gli accertamenti al fine di capire se qualcuno possa aver aiutato la donna a partorire e poi a nascondere il corpicino del bambino. Il marito ed il figlio, però, sarebbero rimasti all'oscuro di tutto. E neppure sul posto di lavoro si erano accorti di nulla. Soltanto una collega, una settimana fa, avrebbe azzardato: «Ma come sei ingrassata, per caso non sarai incinta?». «Magari fosse vero», avrebbe risposto la Zoli. «Aveva lavorato da noi fino a martedì scorso - hanno affermato nel locale in cui serviva ai tavoli - ma non ci eravamo mai accorti di nulla. Non siamo capaci di spiegarci una cosa del genere, forse è impazzita». La salma del bambino è stata trasportata all'Istituto di medicina legale di Ferrara dove verrà sottoposta ad autopsia. Giuliana Zoli si trova attualmente in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Il bambino, secondo quanto risulta, era nato vivo e pesava 4 chili quando la donna lo ha strangolato. Il magistrato inquirente oltre a Giuliana Zoli ha interrogato il marito, il figlio, il medico condotto, i genitori della donna ed altre persone. Sia il marito che il figlio sono stati sentiti come persone informate sui fatti. Sarebbero completamente estranei all'accusa. La Zoli li ha definitiva¬ mente scagionati. Definita obesa, sarebbe riuscita a nascondere anche a loro la gravidanza. La donna non avrebbe spiegato con chiarezza i motivi del suo gesto, né avrebbe detto di chi fosse quel figlio. Tra le varie ipotesi, infatti, c'è anche quella di una gravidanza dovuta ad una relazione extraconiugale che però in paese tutti smentiscono, è soltanto un sospetto. Per questo, secondo le prime indiscrezioni, l'autopsia sul cadaverino dovrebbe prevedere anche l'esame del Dna. Maurizio Barbieri Dopo aver partorito la donna è stata colpita da emorragia Forse il bimbo frutto di un amore segreto WV.«»*w™/*.'.v. La casa in cui è stato commesso l'infanticidio
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