E spuntano cento miliardi riciclati

E spuntano cento miliardi riciclati E spuntano cento miliardi riciclati Iflillll LE CIMICI AL BAR ROMA I L ruolo centrale di quanto ac■ cadde domenica 21 gennaio al bar Tombini di via Ferrari - quando venne trovata la microspia che doveva intercettare i discorsi di Renato Squillante e altri magistrati - è ormai evidente nell'inchiesta di La Spezia come in quella di Milano sulla presunta corruzione nei palazzi di giustizia. Ma sono rimasti finora inediti i discorsi che fecero i giudici Squillante, Napolitano e Iannini, con l'avvocato Vittorio Virga, prima che venisse scoperta la «cimice» nascosta nel portacenere. Quella andò persa, ma altre due microspie della polizia, nascoste in una stampella per claudicanti e nella borsetta di un'agente, hanno continuato a funzionare fino ad un certo punto della mattinata, registrando i colloqui in quell'anonimo bar. Ecco la trascrizione di una prima parte di quei nastri, quasi sempre difficilmente comprensibile, con pezzetti di discorsi confusi e apparentemente scollegati. Ci sono an¬ che nomi di politici, ma c'è da tener presente che il gruppetto commentava pure le notizie dei quotidiani. Ritornano spesso, in ogni caso, conversazioni su procedimenti giudiziari in corso e su «milioni» e «miliardi». Renato Squillante arriva alle 10,50, alle 11,10 giungono Roberto Napolitano e Augusta Iannini. Napolitano: «Bondì». Commessa del bar: «Buongiorno». Squillante: «Come stai? ... Come va?». Iannini: «... venerdì... sabato mattina!...». S.: «... 0 titolare dico...». I: «Alfredo sì che mi difende!». Nel frattempo arriva Virga, e tut¬ ti lo salutano. Virga: «... e adesso bisogna vedere cosa dicono loro... abbiamo ragione pure noi, bisogna vedere pure per affrontarla la cosa. Invece quello che dico io... (...) allegato... un deputato a quelle cose ci arriva poi...». I: «... certo... (le voci si sovrappongono rendendo impossibile l'ascolto)... non è una cosa da ridere. Questa manovra...». V.: «... Loro... loro hanno chiesto di., tempo fa hanno chiesto... a vedere... quelli... questi fogli del reato connesso... in questo stato non sarà una battaglia aspra... a questo punto per Fini hanno ragione...». 1: «Lo metteranno alla prova». N.: «... strano lo metteranno alla prova...». I.: «Lo metteranno alla prova?... ma che cazzo c'entra la prova scusa! L'importante è...». V.: «... te lo dico io che cosa c'entra!». I.: «Quello che avete detto». S.: «Lui... sì che si è intascato i cento miliardi, io per me... quello che ha fatto non ho niente da dire e difatti i 100 miliardi dell'Omite (fonetico) ... che ha riciclati tutti in fondi neri... non poteva non sape... perché stava sul posto...». N.: «Berlusconi!... No!». S.: «Eh... appunto! allora...». Più avanti la conversazione prosegue così. V.: «Augusta... mi sembra che ... quella richiesta di ammissione delle prove...». N.: «... in particolare...». V.: «... è rientrata». N.: «... no... questo ancora prima... ancora prima... questa... quattrocento milioni... loro... hanno arrestato... non mi interessano, io ho dato tutto... ma il punto, mi sembra fosse importante... ma non è che vo¬ levo... sulla operazione puliscono (fonetico) sulla scalata...». I.: «... passare è preferibile...». V.: «... io... a Renato io penso sempre... ci sono... non c'è stata una volta che non abbiamo dato... vedi qui ci sono... traffico di...». I.: «Certo! Appunto!». N.: «... capito... già il favore glielo ho fatto...». (Le voci si sovrappongono rendendo impossibile l'ascolto). S.: «... io ci sono stato a... alla riunione si è mostrato...». I.: «... vai con...». S.: «.. scusa perché non ci avvisano?...». V.: «... ma Flavia (fonetico) è un conirosenso...». S.: «... non è Berlusconi... hanno fatto tanti problemi...». I.: «... loro tengono un po' fretta a cercare di...». N.: «... bel lavoro...». S.: «... di fronte alle vostre decisioni... quindi è chiaro che di prenderlo non ce ne frega niente... io ho risposto per legge (...)». [gio. bia.] I bar Tombini di via Ferrari a Roma

Luoghi citati: La Spezia, Milano, Roma