Così «Chicchi» e i suoi amici pagavano il giudice Savia

Così «Chicchi» e i suoi amici pagavano il giudice Savia Così «Chicchi» e i suoi amici pagavano il giudice Savia IL FINANZIERE INTERCETTATO AROMA D un tratto, mentre si trova nell'ufficio di Pacini Battaglia insieme a Rocco Trane, l'avvocato Marcello Petrelli, viene assalito da un dubbio: «Ma qui dentro si può parlare, qui?». Pacini risponde, quasi rassegnato, col suo accento toscano: «Speriamo... Io l'ho l'atto pulì due giorni fa... se me l'hanno rimessa l'hanno sentita... tanto poi si mandano in culo, perché noi un si può mia tutta la \ita non parla, eh... eh...)). Era il 2 febbraio, e le microspie della Finanza funzionavano già da dicembre, nonostante le periodiche «bonifiche» del finanziere. Quel giorno, registrarono l'ira di Pacini Battaglia contro Renato Squillante, che da dieci giorni non dava e non si dava pace per capire chi e che cosa ci fosse dietro la «cimice» del bar Tombini. Squillante Pacini Battaglia: «Che te non puoi nemmeno respirare... quei pezzi di merda perché quando gli hanno beccato la cimice a Renato Squillante... se la cimice l'avessero beccata a Chicchi Pacini o a Marcello Petrelli o Rocco Trane... si sarebbero levati il culo sul problema cimice e si sarebbero ben guardati di... lui e andato da Necci... perché sta per diventa ministro aahh... cinque volte c'è andato Squillante in tre giorni... cinque volte... quella cimice avrebbe potuto sentì parlare di me che parlavo di te... che cazzo di discorso sarebbe... te la cimice sono cazzi tuoi... perciò ti autorizzo a dire a Renato...». Petrelli: «Eh, ma e anche da quell'altra parte m'hanno detto... siccome io sono l'avvocato della Tav (la società per l'Alta velocità, ndr)...)) P.B.: «Si». P.: «Mi hanno detto di dire a Renato di non rompere il cazzo che se hanno notizie ... negative o positive da farmi conoscere useranno me come tramite...». P.B.: «Che smetta di rompere i coglioni... (...) ha beccato già il soldo... smett... (omissis) ... ma non c'è problema perché lì quel gruppo lì Roberto (Napolitano) con la Iannini parlavano di... di chiavate... di che cazzo parlavano di cimici Squillante era lì perché rompeva i coglioni perché forse gli fa piacere che lo vedesse con loro... l'avvocato Virga è un pettegoletto... l'uomo del tuo Claudio Signorile ma è una testa di cazzo disumana, e il quarto Orazio Savia che veniva da Cassino che ora fa casino anche lui era...». L'Alta Velocità La Procura di Cassino e 1'«aggiustamento» di un'inchiesta sull'Alta velocità, sono al centro di quasi tutti i colloqui intercettati. Protagonisti, il pm romano Giorgio Castellucci, la gip Augusta Iannini, il capo dei gip Squillante e il suo vice Sarzana. Il 15 gen- naio parlano Pacini Battaglia e Emo Danesi. Danesi: «...Gli ho detto dell'alta velocità... della pratica di Castellucci e Sarzana... lui dice questo Castellucci è pericolosissimo... dice perché ... legato ai servizi... dice però al di là di questo è scemo... dice è proprio scemo... ma ora c'è Sarzana dice che è peggio di Castellucci perché è scemo anche questo... dice... l'unico su Sarzana».- Pacini Battaglia: «Che ha fatto una fotografia... ricordati...». D.: «Cioè l'unico su Sarzana potrebbe essere... dice che gli dà un po' d'ascolto... Squillante». P.B.: «E' quello che ho pagato io». D.: «Si vede...». P.B.: «Non gli ha dato ascolto». D.: «Cioè... allora l'altra cosa che si può fare... dice se te mi porti... io lo posso procura da Spinelli, tutto quello che ha scritto questo scemo di Castellucci... dice se proprio ti interessa io posso trovare il reato maggiore, non toccando l'imprenditore lo porto a Cassino...». P.B.: «Ce la facciamo in questo stadio?». D.: «Lui mi dice di sì...». Per i giudici di la Spezia «è evidente la disponibilità» del procuratore di Cassino Orazio Savia, «ad attrarre nella propria competenza, sfruttando il meccanismo della connessione, indagini in corso per deviarne le risultanze». Il giudice Savia Danesi parla sempre di Savia in un'altra conversazione con Pacini Battaglia. Danesi: «Lui (Savia) tra l'altro è incazzato a morte con Cragnotti e Bonifaci che è suo amico (riferendo le precise parole del magistrato, annotano i giudici, ndr) perché sono stronzi, perché la Montedison ce l'avevo io, quando io l'ho mandati a chiamare se questi mi avessero detto, anziché dirmi non si è dato una lira, mi avessero detto si è dato tre miliardi per il sovvenzionamento ai partiti (sbattendo ripetutamente le mani per sottolineare di aver risolto il problema)... io chiudevo, il reato lo avevo trovato, Cagliari era vivo... e quel disgraziato di Di Pietro...». Pacini Battaglia: «... non avrebbe fatto il processo Enimont». Necci Il 9 febbraio, davanti a Rocco Trane, Pacini Battaglia parla con uno degli indagati del processo per l'Alta velocità, Ercole Incalza. Pacini Battaglia: «Voglio parlare con te... tre minuti del tuo problema.., giustizia». Incalza: «Ce n'è un altro nuovo...». P.B.: «No... quello è... per il tuo problema Castellucci... che a me, cimici o non cimici, troiai o non troiai... son tutteeee... stronzate!... per cui quel problema lì, per te non dovrebbe sussistere... in quanto ieri è venuto da me... ieri sera alle sette Roberto (Napolitano) e la Iannini (Augusta)... i nostri due... e dicano che la strada che ha preso., io non ti garantisco nulla... la strada che ha preso... Squillante... te... a maggio sei... prosciolto». I.: «Io?... Necci, mica io». P.B.: «No!... tutti noi». I.: «Ah». P.B.: «Loro (Napolitano e Iannini, secondo i giudici, ndr) dicano che... la strada che ha fatto... può darsi che siano venuti a dirmelo per farmi contento... la strada che ha preso Squillante è... totalmente... pulita...». Bocassini e il Pool Il 23 febbraio, Pacini Battaglia discute con Trane delle indagini condotte a Milano da Ilda Boccassini, in particolare quella sul finanziere Giancarlo Rossi. Pacini Battaglia: «In questa pratica la Boccassini con i suoi teoremi infiniti... logicamente può darsi che questa pratica l'abbia anche un po' allargata con la sola ottica di vedere di fottere la famiglia Berlusconi... per me., poi cos'è seguito., che le chiacchiere si sono...». Trane: «Moltiplicate, allargate». P.B.: «Moltiplicate... s'intende che la Boccassini sicuranente avrà visto in questa ottica di Rossi... avrà scelto tutti quelli che eran più o meno vicini a Rossi... e in questi più vicini a Rossi sta Luca Nistri... Luca Nistra-Pacini... Rossi-Bisignani... Bisignani-Dini... Dini-la moglie di Dini... Rossi-Enimont, Cragnotti... Cragnotti-Necci... s'è riletta tutti i verbali, più o meno questo lo so, dei nostri interrogatori per cui questa...». T.: «Ha fatto 'sto teorema». P.B.: «Più che un teorema... ha fatto un po' di polverone e sicuramente avrà, utilizzando il modulo 40, ricordatelo bene, non della 416 bis... (...) Io credo che la Boccassini questo scoop se lo fa legata a queste cinque persone e basta». T.: «Queste quindici... io dico che non se lo fa scappare...'un so... Violante... Boccassini... Sgarbi, così eccetera... con 'sta campagna elettorale...». P.B.: «(...) Mi dava noia se fosse stata una cosa ex nuova, che fosse venuta da... dalla Boccassini... cioè se la Boccassini avesse preso le carte Eni... le carte Enimont e si fosse fatto un suo teorema, come al solito,... allora mi incominciava a gira i coglioni... (...)». T.: «Certo...(...)», P.B.: «Ma credo che stiano attentissimi nei miei confronti... il pool a Milano... non son convinto di essere tanto non difeso da Borrelli and company... cioè lo po' fa anche all'insaputa di Borrelli una matta come lei ma... cioè come sono difeso a Milano dal pool sono difeso da Salomone a Brescia (ride)... cioè il loro equilibrio... io sono uno che... vivo nell'equilibrio de... dell'equidistanza tra i due poh... anche perché loro, qualche cosina so di loro pool e Salomone uguale... cioè sono...Gli ho fatto sempre gli interrogatori in equilibrio da una parte a quell'altra per non... per non ave rotture di coglioni... perché in effetti non mi sono schierato con nessuno perché dico la verità... Perciò credo che... poi nella vita ci può sta tutto». [gio. bia.] La procura di Cassino e l'inchiesta «Squillante va in continuazione «aggiustata» sull'Alta velocità da Necci, perché sarà ministro, al centro di quasi tutti i colloqui a chiedergli della cimice» «Come sono difeso a Milano dal pool così a Brescia da Salamone» «La Boccassini? Una matta, agisce anche all'insaputa di Borrelli»