«Sono felice, è un brav'uomo»

«Sono felice, è un brav'uomo» ^^^^^^^^^^^^ LA CONSORTE D'ACCORDO CON I GIUDICI «Sono felice, è un brav'uomo» La moglie: io l'ho perdonato subito SONO proprio contenta di questa sentenza. Alzare le mani non è giusto, ma può capitare a tutti in un momento di rabbia. Anche se quella sera ha sbagliato, Francesco è un brav'uomo, un bravo marito, e non merita l'accanimento dei giudici». Anna Mannino è una donna che non serba rancore. Ha 39 anni, si definisce «casalinga disoccupata», e trascorre le sue giornate impegnata nella cura dei quattro figli, aspettando che Francesco Lombardo, il marito che sei anni fa l'ha riempita di pugni e calci, racimoli i quattrini necessari per tornare a casa. «Lui - racconta la donna - è stato costretto ad emigrare, perché in Sicilia non c'è lavoro. Se n'è andato in un paesino vicino a Firenze, dove ha trovato un posto come manovale, e si fa in quattro per la famiglia. Non è un violento. E' un uomo amareggiato dai problemi economici. Un uomo che ha passato tanti brutti momenti. Quello che è successo quella sera per me non ha alcun peso. Io gli voglio bene ed anche lui me ne vuole». Lei non ha mai voluto denunciarlo. Perché? «Perché non ha fatto niente di male. Sì, è vero, quella sera s'è lasciato prendere dalla rabbia, mi ha picchiata, ma io l'ho perdonato. Ci siamo riappacificati subito. Quando ho saputo che dovevano processarlo, ci sono rimasta male davvero». Lei ritiene normale il ricorso alla violenza in famiglia? «Non dico questo. La violenza è una cosa orribile. Ma nella vita, chi non ha mai attraver- sato un momento di rabbia, di nervosismo, di rancore... Specialmente tra marito e moglie, specialmente quando ci si vuole bene. Come tutti i siciliani, mio marito è un uomo geloso; la gelosia in Sicilia è una specie di tara familiare, si tramanda di padre in figlio. Non gli porto rancore. E non ho mai pensato di lasciarlo. Gli ho sempre voluto bene, e anche se quella volta si è comportato male, non è cambiato niente. Gli voglio bene più di prima». Come ha accolto suo marito la notizia dell'assoluzione? «Non l'ho ancora sentito. Da quando lavora in Toscana ci vediamo e sentiamo poco. D'altronde, non c'era altra soluzione per aiutare la famiglia. Ma sarà felice. E' un brav'uomo». [s. r.] Dall'alto, una scena del film «Stupro», l'antropologa Ida Magli e la parlamentare di Forza Italia Tina Lagostena Bassi «Sì, mi aveva riempita di botte, colpa della gelosia. Ma succede tra innamorati»

Persone citate: Anna Mannino, Francesco Lombardo, Ida Magli, Tina Lagostena

Luoghi citati: Firenze, Sicilia, Toscana