«Gli sposi restino in cella» di Fulvio Milone

Sono di Napoli, sorpresi in viaggio di nozze con due chili di eroina nascosti in una borsa Sono di Napoli, sorpresi in viaggio di nozze con due chili di eroina nascosti in una borsa «Gli sposi restino in cello» Droga a Nassau, condannati a 2 anni NAPOLI. A nulla sono valse le dichiarazioni di innocenza e le petizioni popolari: Angela Marigliano e Alberto Carciati, due anonimi sposini in viaggio di nozze bloccati a Nassau (Bahamas) con due chili di eroina nascosti nella fodera di una borsa, sono stati condannati ciascuno a due anni di carcere e al pagamento di un'ammenda di 20 mila dollari per traffico di stupefacenti. Il giudice Carolita Bethel ha pronunciato la sentenza ieri pomeriggio, davanti agli imputati che sono scoppiati a piangere. Si è conclusa così, nel peggiore dei modi per gli imputati, una storia densa di colpi di scena ma anche di mistero: un giallo internazionale che si dipana fra le mura domestiche di un appartamento della piccola borghesia napoletana e un lussuoso albergo nel cuore delle Bahamas. 18 giugno scorso: Alberto e Angela (25 anni lui, 20 lei), arrivano all'aeroporto di Nassau per imbarcarsi sul Boeing che li riporterà in Italia. Hanno trascorso due settimane indimenticabili, una luna di miele spensierata da raccontare agli amici una volta tornati a Napoli. Lei regge fra le mani un sacco di pelle, lui porta a tracolla una borsa con la videocamera. Solitamente il controllo alla dogana ò piuttosto superficiale, ma questa volta un poliziotto si insospettisce vedendo quei due ragazzi. Il segnale d'allarme è entrato in azione quando Angela ò passata davanti al metaldetector, e l'agente chiede sia a lei che a lui di mostrare il contenuto delle borse. L'eroina, due chili, è nascosta nella fodera della valigetta della videocamera. Immessa sul mercato, frutterebbe agli spacciatori non meno di un paio di miliardi. Ma Alberto ed Angela sembrano proprio cadere dalle nuvole. Giurano di non sapere nulla di quel pacchetto, lui balbetta in un inglese stentato che probabilmente non si tratta nemmeno di droga, ma forse di sabbia messa li chissà dove, quando e perché, Ma per la polizia ce n'è abbastanza per arrestare i due con l'accusa di traffico di droga. Per gli sposini nati e cresciuti a Secondigliano, un quartiere della periferia napoletana, si spalancano le porte del carcere di Nassau. La notizia arriva in un baleno anche in Italia, accolta tra lo stupore degli amici e la disperazione dei parenti di lui e di lei. Le famiglie Carciati e Marigliano sono benvolute nel quartiere: Alberto lavora con il padre, commerciante di pesce all'ingrosso, e non ha mai avuto problemi con la giustizia. Ha incontrato Angela, sua moglie, frequentando l'Azione cattolica, e chi lo conosce giura che non farebbe del male ad una mosca. In poche ore, più di quattromila persone firmano una petizione in favore dei due giovani arrestati, mentre il parroco organizza una veglia. Ma gli attestati di stima e i comitati per la liberazione degli sposini di Secondigliano servono a poco. A Nassau comincia un processo che si preannuncia difficile per la difesa, affidata all'avvocato Rossella Memoli. Il legale tenta di dimostrare che l'eroina si trovava in quella maledetta borsa già da mesi, come dimostrerebbero le condizioni dello scotch usato per fissare il pacchetto ad un'intercapedine della valigetta. Spunta arche una parente di Alberto, che dice di essere la proprietaria della videocamera: «Ho acquistato l'intero kit al mercato delle pulci di Casoria, vicino Napoli - spiega -. Evidentemente la droga era già in quella borsa». Ma le giustificazioni, le testimonianze e gli appelli degli amici non bastano a convincere il giudice, che emette la sua sentenza: 2 anni di carcere per lui, altrettanti per lei. Considerando il periodo di detenzione già fatto e gli sconti di pena per la buona condotta, Angela e Alberto possono sperare di tornare in Italia entro la fine dell' anno prossimo. Fulvio Milone In lacrime dopo la sentenza Fra un anno torneranno in Italia A destra Angela e Alberto Carciati, il giorno delle nozze

Persone citate: Alberto Carciati, Angela Marigliano, Rossella Memoli