Il Papa: «Perché vado in Francia»
Il Papa: «Perché vado in Francia» VIAGGI APOSTOLICI Nel discorso all'udienza generale anche un velato accenno alla vicenda dei sans-papiers Il Papa: «Perché vado in Francia» E il 6 ottobre sarà ricoverato per l'appendicite TOURS DAL NOSTRO INVIATO Questa mattina Giovanni Paolo II è a Tours; inizia un viaggio di 4 giorni in Francia, che lo porterà a SaintLaurent-sur-Sèvre, in Vandea; a Sainte-Anna-d'Auray, famoso santuario mariano in Bretagna; a Tours stessa, città di San Martino; e infine a Reims, domenica, per celebrare i 1500 anni dal battesimo di Clodoveo, re dei Merovingi, uno dei momenti chiave della nascita di quella che diventerà la Francia. Un viaggio pesante, denso di impegni e problemi, alla vigilia di un'operazione, quella di appendicite, che dovrebbe avvenire, secondo il prof. Francesco Cruciai, primario chirurgo del Policlmico Gemelli, immediatamente dopo il 6 ottobre, giorno in cui il Papa entrerà in ospedale. Delle 5 visite che papa Wojtyla ha compiuto oltr'Alpe questa appare quella più ricca di polemiche e suscettibile di strumentalizzazioni. Non a caso Jean-Marie Le Pen ha annunciato che sarà anche lui a Reims, per sottolineare ogni possibile aspetto nazionalistico della celebrazione merovingia, E mentre tutti i più disparati gruppi di opposizione e dissenso, dalla smistra cattolica agli anarchici bretoni, promettono manifestazioni e sfilate, persino gli ultra vandeani sono scontenti, perché avrebbero sperato in una manifestazione tutta per loro a Saint-Laurent-sur-Sèvre. Pregitela sulla tomba di San Luigi di Monfort, un alfiere della devozione alla Madonna, quello da cui Wojtyla papa ha preso il moto «Totus Tuus». Un blitz di qualche ora, un pellegrinaggio privato; ma gli eredi dei cattolici che si batterono selvaggiamente contro la Rivoluzione e i Lumi sono scontenti: «I vandeani - dice il presidente della Regione, visconte Philippe de Villiers - hanno tutto il diritto di stringersi attorno al Papa che per la prima volta visita la loro terra». Stretto fra chi non lo vuole e chi vorrebbe abbracciarlo magari un po' troppo, Giovanni Paolo II e i vescovi di Francia che hanno organizzato i suoi 4 giorni sono costretti a delicate spiegazioni. Ieri, parlando all'udienza generale, in francese, il Papa ha detto ai pellegrini: «Questa visita, come quelle che l'hanno preceduta, è del tutto pastorale: il vescovo di Roma viene ad incontrare sorelle e fratelli cattolici e a confermarli nella fede. Sarò lieto di salutare questa Francia allenta alla dignità dell'uomo». E ha proseguito con un annuncio: «Intendo lanciare un nuovo appello alla solidarietà con tutti coloro che soffrono, nel corpo e nel cuore, con chi vive una vita in condizioni precarie e minacciata, sia in Francia che al di là delle sue frontiere». Domenica, nella basilica di San Martino di Tours, 0 vescovo divenuto famoso per aver diviso il suo mantello di lana con un mendicante, il Papa incontrerà persone anziane, disabili, poveri e malati, fra i quali alcuni affetti da Aids. Ma il caso dei «sans-papiers» rispediti ai Paesi d'origine, nonostante l'opposizione di molti ambienti cattolici è ancora vivo, e probabilmente è a questo che si riferisce il Pontefice nel suo annuncio. Una sua presa di posizione sul tema non farà molto piacere ai conservatori; mentre la quasi sicura reiterazione della condanna dell'aborto legale darà fastidio a molti altri. «Il Papa non viene a occuparsi della politica francese - ha dichiarato il presidente della Conferenza episcopale francese, mons. Duval -. So che c'è un'aggressività verso di lui che non abbiamo notalo durante i viaggi precedenti. Ma non è una sorpresa. Ci sono gli insoddisfatti dell'interno della Chiesa. Ci sono quelli colpiti dai discorsi esigenti del Papa. E c'è, bisogna dirlo, il vecchio anticlericalismo francese». Le misure di sicurezza sono comunque eccezionali: il Pontefice avrà a disposizione anche un Falcon 900 «medicalizzato» e un Airbus A310 di riserva, in caso di emergenza sanitaria, messi a disposizione dall'aeronautica militare. Marco Tosarti Comincia oggi una visita difficile di quattro giorni tra le critiche di laici e cattolici
Persone citate: Duval, Falcon, Francesco Cruciai, Giovanni Paolo Ii, Marie Le Pen, Philippe De Villiers, Wojtyla
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