LA SCELTA DI PARMA

LA SCELTA DI PARMA LA SCELTA DI PARMA PARMA DAL NOSTRO INVIATO La notte dev'essere stata pesante: sulla scrivania, ammonticchiati dopo l'ennesima revisione, i fogli nei quali aveva distillato il suo primo messaggio alle Camere; negli occhi ancora i «titoli spaventosi» dedicati ai boiardi di Stato travolti dalla tempesta giudiziaria e dai terribili sussurri che gettano sulla scena d'una Tangentopoli mai morta nomi di politici eccellenti. Sì, dev'essere stata pesante la notte di Oscar Luigi Scalfaro, ieri giunto a Panna per una visita alla città: sul volto gli ha lasciato un pallore di stanchezza. Lega e scandalo Ferrovie: rischi immanenti di secessione e di destabilizzazione. Prima di lasciare Roma il Capo dello Stato ha affrontato il primo nodo comunicando al Parlamento il suo pensiero. E il ricorso al messaggio, per l'inusualità del gesto, ha attribuito alle cinque pagine controfirmate da Prodi un peso imponente. Il secondo dramma resta, per ora, prudentemente discusso solo nelle segrete stanze del Quirinale: «E' questo, un argomento - dicono i suoi consiglieri - che Scalfaro certo non affronterà pubblicamente, in queste ore». Ma si sa che ne è angosciato e che, l'altra sera, «ha chiesto notizie al ministro Flick per quel che lui ne poteva sapere». Quello del Capo dello Stato è un silenzio pieno di attese dovuto a naturale prudenza e ad un timore: «Che le sue eventuali parole possano essere

Persone citate: Di Parma, Flick, Oscar Luigi Scalfaro, Prodi, Scalfaro

Luoghi citati: Parma, Roma