«Roma parla, qui ci menano» di Fabio Martini

«Roma parla, qui ci menano» «Roma parla, qui ci menano» E un pugno manda Maroni in ospedale :-: ; :; • Fabio Martini UMILANO NA giornata folle, ben riassunta da quel che avviene nell'ambulanza che corre a Niguarda con a bordo l'ex ministro dell'Interno Bobo Maroni che si riprende da colpi bassi e calcioni e balbetta un «Dove mi portate?». L'infermiere in camice verde lo tranquillizza, «Ai Nord». E Maroni: «Bene, hai anche la divisa giusta». Una giornata folle come può essere una perquisizione tentata a mezzogiorno e ritentata sei ore dopo. Folle come può essere l'esagitazione dei poliziotti arrivati da Verona mentre l'unico funzionario di Milano se ne sta in disparte e dice «noi non c'entriamo». E nella follia ci sta pure Mario Borghezio, ex fascista, che grida «fascisti!, fascisti!». Alle cinque e mezzo, con una nuova ordinanza di perquisizione in mano, agitata come un trofeo, i cinque poliziotti si presentano sul portone. Se quella di prima era sbagliata questa sì che è buona. E invece quell'omone di Matteo Brìgandl, che si presenta come «il Procuratore della Padania» ha già trovato il cavillo: non vale, è un fax e nulla ci dice che sia «conforme all'originale». Questa trattativa avviene nell'ingresso della sede leghista: ci sono i cinque poliziotti, i parlamentari leghisti Borghezio, Calderoli, Capanni, Maroni, Martinelli, Speroni, ci sono i fotografi, le tv, i cronisti. Il funzionario ir'ima: «Giornalisti, primo avvertimento, vi conviene uscire». L'altro omone, Borghezio, deve aver capito come andrà a finire: «Noi siamo gandhiani, resistenza pas...». La frase si perde e cominciano spintoni, calcioni, urla, le scale che dall'ingresso portano al corridoio vedono cadere Maroni, un agente lo scavalca, un altro no e l'ex ministro si aggrappa alla sua gamba. Martinelli sanguina dalla bocca. Secondo scontro alla fine del corridoio, gli agenti vogliono scendere nel sotterraneo. Terzo scontro in fondo alle scale, a Davide Caparmi tirano il fazzoletto verde che ha al collo e lo salva solo l'arrivo di Bossi: proprio in quel momento appare dietro una porta a vetri. Anche i poli¬ ti deputato leghista Roberto Maroni in barella dopo essere stato curato per le contusioni riportate nei tafferugli di ieri Sotto, il vice presidente del Consiglio Walter Veltroni Nella foto accanto Enzo Flego; sotto Corinto Marchini

Luoghi citati: Milano, Roma, Verona