Larizza sotto tiro? Giochi aperti al vertice della Uil

Larizza sotto tiro? Larizza sotto tiro? Giochi aperti al vertice della UH ROMA. Una salva d'applausi in pubblico, dalla platea dell'assemblea nazionale alla Fiera del Levante, a Bari. Ma nei corridoi sono cominciate le schermaglie in vista del prossimo congresso della Uil, dove verrà rimessa in discussione la leadership di Pietro Larizza. Se ne va, veleggiando verso le sponde della politica, attratto dalla nuova «Cosa» di D'Alema e Amato? Oppure rischia di essere messo in minoranza da una coalizione di oppositori intemi che come unico mastice hanno la volontà di scalzarlo? Si moltiplicano le ipotesi, gli intrighi, veri o virtuali, in casa Uil. L'unica cosa certa è che oggi, in una riunione rigorosamente a porte chiuse della segreteria con sei categorie, Larizza si confronterà con i suoi critici. In una precedente sembra sia finito in minoranza, appoggiato solo dai metalmeccanici del fedele Luigi Angeletti e dal pubblico impiego. Ma queste sono solo indiscrezioni non confermate. Di altrettanto sicuro si sa invece della convocazione d'un comitato centrale per metà ottobre, dove verranno abbozzate le tesi congressuali che potrebbero sfociare in uno scontro aperto fra Larizza e i suoi oppositori. Se prima non si troverà quella soluzione non traumatica che a parole tutti affermano di volere. Sul fronte dei critici che rimproverano a Larizza una gestione verticistica e le sue ripetute tentazioni politiche, senza approdo, si colloca, ad esempio, la potente federazione dei braccianti, guidata da Bertinelli. E altri oppositori sono indicati nella categoria di edili, trasporti, commercio, enti locali. E ancora in Walter Galbusera, potente segretario della Lombardia, che mirerebbe alla successione, come Giancarlo Fontanelli. Resta da vedere se il confronto resterà sereno come auspica Bertinelli, considerate le aspirazioni dei critici e la personalità combattiva di Larizza. Lui, il segretario generale uscente, ammette soltanto: «E' in corso una discussione sul processo organizzativo, sui modelli gestionali della confederazione. Allo stato dei fatti nessuno ha sollevato il problema della mia leadership. Il dibattito può essere anche duro, ina trasparente. Se qualcuno ha qualcosa da dire, venga fuori e si discute». [p. pat.l

Luoghi citati: Bari, Lombardia, Roma