Arma letale contro la pancia di Gabriele Beccaria

«Fa perdere 10 chili in poche settimane», ma può essere pericolosa «Fa perdere 10 chili in poche settimane», ma può essere pericolosa Arma letale contro la pancia Dagli Usa la «pillola dei miracoli» UNA SPERANZA PER DIMAGRIRE AI visto com'è dimagrito? Quello è un tipo da Redux». Ecco il passaparola che corre in America tra il popolo dei grassoni. I medici prescrivono il Redux a un ritmo di 85 mila ricette la settimana e sta per partire la maxi-campagna che insieme con la pillola antifame promuove il saggio che spiega «la più importante scoperta dietetica del secolo»: l'autore della «rivoluzione del Redux», Sheldon Levine, annuncia la fine dell'obesità e «Time» si chiede se non siamo di fronte alla medicina dei miracoli che regalerà a decine di milioni di americani pance appiattite e cosce snelle. I dati sono proprio da libro dei sogni: 10 chili e più sbriciolati e svaniti in poche settimane. E difatti la severissima «Food and Drag Administration» - l'ente federale di Washington che veglia sui cibi e sui medicinali - ha dato l'autorizzazione per la commercializzazione, la prima in un quarto di secolo nel settore delle pastiglie ammazza-appetito. In questo caso, il meccanismo chimico indotto è una benefica tempesta nel cervello, spiegano i medici: il «Redux» stimola la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore che, una volta scatenato, comunica non soltanto un senso di benessere fisico ed emozionale, ma anche quella percezione di sazietà che insorge dopo un abbondante pasto. In poche parole, allontana la gente dal cibo e la fa sentire anche felice, con un effetto che non è molto lontano da quello del «Prozac», la pillola che è diventata sinonimo di antidepressivo. A sentire i medici, insomma, il «Redux» è un modo astuto per autosuggestionarsi, peccato che non manchino gli effetti collaterali. Se il famoso olio senza grassi «destra» produce disturbi intestinali di vario tipo, la pastiglia dei miracoli può indurre malessere, diarrea, incubi notturni. E, secondo i test di laboratorio, ci sono anche rischi di ipertensione polmonare e danni cerebrali permanenti, dovuti proprio alle stimolazioni che producono serotonina in eccesso. E' per questo motivo che la «Food and Drag Administration» ha concesso un ok condizionato: le analisi - non ancora definitive - dovranno continuare e gli scienziati consigliano ai pazienti di assumere il «Redux» per periodi limitati, associati a diete rigorose ed esercizio fisico, e sempre sotto controllo medico. E' improbabile che queste raccomandazioni saranno rispettate. Se è vero che le malattie legate all'obesità - disturbi cardiocircolatori, diabete e alcune forine d: cancro - provocano negli Usa almeno 300 mila vittime l'anno, «Redux» potrebbe diventare pericoloso per ragioni opposte. Il farmacologo David Nichols, per esempio, ha il terrore che di qui a qualche mese i freni si allentino e che troppi medici americani si mettano a prescriverlo con entusiasmo indiscriminato a tutti coloro che ne faranno richiesta, anche a ragazzi e ragazze normali ma patologicamente ossessionati dal peso. Visto che i sovrappeso di vario taglie sono arrivati a 58 milioni (un quarto della popolazione) e che tutti insieme spendono ogni anno 45 mila miliardi per tentare di liberarsi dal grasso, l'entusiasmo per la nuo¬ va scoperta potrebbe presto trasformarsi in una pericolosa ossessione nazionale. Gli eccessi degli anni scorsi e le ricorrenti cacce a capsule di dubbia efficacia non fanno ben sperare. «Redux» è ancora nella sua infanzia e dovrà crescere prima di rivelare la sua autentica natura. Resta la certezza - a sentire gli esperti - che è il primo esemplare di una razza di medicine antiobesità che la trattano, finalmente, come una vera malattia, una malattia cronica che dev'essere curata. Se non è il «Redux», sarà un figlio o un nipote a compiere il miracolo. Gabriele Beccaria

Persone citate: David Nichols, Sheldon Levine

Luoghi citati: America, Redux, Usa, Washington