«Ora il governo ci aiuti» di Lodovico Poletto

«Ora il governo ci aiuti» «Ora il governo ci aiuti» // sindacato: ci vuole un piano informatica LA CITTA' AZIENDA CIVREA ARLO De Benedetti iscritto nel registro degli indagati della procura di Ivrea. E ancora: sospetti sempre più pesanti che i bilanci della Olivetti, azienda mamma e matrigna di questa città, nascondano o abbiano nascosto perdite ben più consistenti di quelle dichiarate. E' un'altra giornata da dimenticare quella di ieri, sulle sponde della Dora. Mentre a palazzo di giustizia i magistrati incaricati delle indagini scavano nei conti recenti della Olivetti, in città cresce il clima d'incertezza. E se non fosse che ormai da diverso tempo l'Olivetti dà più dolori che gioie alla città dov'è nata, ci sarebbe da avere paura per il futuro di Ivrea che, nonostante tutto, non ha mai rinnegato questa sua dipendenza - anche psicologica - da Olivetti. Ma il sindaco Giovanni Maggia dal suo ufficio che si affaccia su piazza di città riesce ancora a trovare ragioni per sperare. «Ce la faremo anche stavolta» dice. E mettendo le mani avanti aggiunge: «Non chiedetemi di commentare né la borsa né l'indagine sui bilanci. Posso solo augurarmi che adesso la Consob prenda tutte le misure adatte per garantire i risparmiatori, e quanti hanno creduto in Olivetti. E poi, che altro aggiungere se non che la magistratura ora de- ve fare chiarezza fino in fondo». Parla il sindaco e parlano i sindacati. Laura Spezia, il segretario della Fiom canavesana dice di non voler assistere allo smembramento dell'azienda: «Qui rischiano il posto almeno cinquemila persone». E aggiunge: «A questo punto il Governo deve dare delle risposte concrete». Poi promette battaglia: «Se nessuno ci ascolterà le iniziative di lotta non saranno solo contro le scelte aziendali ma anche per costringere il Governo alla definizione di un piano per lo sviluppo dell'informatica in Italia». Più o meno ciò che hanno ribadito ieri, davanti alla commissione industria della Camera i segretari generali di Fiom, Firn e Uilm. Claudio Sa- battini, Gianni Italia e Luigi Angeletti sono usciti piuttosto delusi dall'incontro: «Invieremo il nostro piano di ristrutturazione aziendale preparato un anno fa». «In assembla - dice il leader Firn - abbiamo sottolineato ciò che avevamo proposto allora. Ora, però, serve un piano serio su informatica e industria». E Sabattini aggiunge: «Si deve anche definire la quantità e la qualità della domanda pubblica, oggi troppo frammentata. Se non si cercheranno queste soluzioni si darà un contributo alla liquidazione dell'industria informatica italiana». Oggi, intanto, i sindacati incontrano il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani: da lui dovrebbero arrivare le prime risposte concrete. Ma intanto le dichiarazioni dell'amministratore delegato del gruppo, Francesco Caio, sul sempre minore interessamento al settore pc preocupano Ivrea. Gianni Marchetti, il segretario Uilm del Canavese pensa già alla situazione di fine anno. «Adesso - spiega - si verrà a creare una situazione assurda: cioè la richiesta dell'azienda di aumentare i livelli produttivi per la fine dell'anno. Succede da sempre e capiterà anche tra breve. Cosa faremo? Semplice, eseguiremo ciò che ci è stato richiesto. Questo perché io non voglio dare al management aziendale un alibi per svendere tutto». Lodovico Poletto n Il sindaco Maggia: i magistrati devono fare chiarezza e la Consob deve difendere i diritti dei risparmiatori ma sono convinto che il gruppo ce la possa fare ancora»

Persone citate: Arlo De Benedetti, Gianni Italia, Gianni Marchetti, Giovanni Maggia, Laura Spezia, Luigi Angeletti, Maggia, Pierluigi Bersani, Sabattini, Semplice

Luoghi citati: Italia, Ivrea