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Condannato per molestie, a 84 anni Il pretore lo ha anche costretto a risarcire i danni morali: cinque milioni Condannato per molestie, a 84 anni Genova, «hapalpeggiato una donna sull'autobus» OGENOVA LINDO R. ha 84 anni, e ieri mattina si è visto condannare per molestie: avrebbe palpeggiato un'avvenente signora trentenne che, per tutta risposta, gli ha mollato due sonori ceffoni. Il pretore gli ha inflitto una multa di 600 mila lire e gli ha anche imposto un risarcimento, per i danni morali, di 5 milioni. L'anziano pensionato non si è fatto vedere in aula. E' malato, soffre di cuore e ha altri malanni legati all'età. Ma la sua «vittima» assicura che la forza non gli è mancata per sollevarle la pelliccia e metterle una mano sulla coscia mentre erano seduti fianco a fianco sul bus. Olindo giura che non è vero, e che non si è mai sognato di fare una cosa del genere. Ma tant'è, la condanna è arrivata ugualmente. Il suo difensore, l'avvocato Gabriella De Filippis, ha sostenuto che non vi è stata alcuna molestia e che si è trattato di un contatto casuale dovuto a uno scarto improvviso del mezzo pubblico. Di parere completamente opposto i due legali a cui la donna si è rivolta per costituirsi parte civile nel processo, gli avvocati Fabio Maggiorelli e Maurizio Tonnarelli. Hanno chiesto che il pretore sospendesse il processo e inviasse gli atti alla procura della Repubblica presso il tribunale perché ravvisavano nel comportamento dell'anziano il reato di atti di libidine vio¬ lenta. Il magistrato non ha accolto questa ipotesi e ha condannato l'imputato per il solo reato di molestie. Il «fattaccio» sarebbe avvenuto nel febbraio di un anno fa. E ieri mattina, Gabriella C, una giovane e bella signora, ha rievocato in aula la sua disavventura. «Stavo tornando a casa dal lavoro - ha dichiarato al pretore - ed ero seduta sul bus della linea 47. Sul seggiolino accanto al mio si è messo quell'uomo anziano e per un tratto di strada non è successo nulla». Poi Gabriella ha notato che il pensionato le si accostava un po' troppo, ma non ha sospettato nulla di quello che sarebbe avvenuto di lì a poco. «Indossavo la pelliccia perché quel giorno faceva molto freddo ha aggiunto la donna - e a un certo punto ho sentito che una falda scivolava in giù. Non ho certo pensato che fosse stato lui a scostarla dai pantaloni, ma ho dovuto ricredermi quando ho visto e sentito la sua mano appoggiata sulla coscia». La reazione della passeggera è stata immediata. Si è voltata di scatto verso Olindo e ha lasciato partire due schiaffi. La donna ha poi preso per un braccio l'anziano pensionato e l'ha trascinato fino all'uscita. Quando l'autobus si è fermato nella centralissima via XX Settembre l'ha costretto a scendere e ha chiesto aiuto ai vigili urbani. Attilio Lugli