«Mia figlia, Padania» di Raffaella Silipo

«Mia figlia, Padania» «Mia figlia, Padania» «Ma per lei è soltanto un gioco» IL PADRE DI GIULIA LA Bambina Padania è bionda e paffutella. Ha lo sguardo concentrato, mentre tiene con le mani quella strana boccetta che è l'Ampolla e versa l'acqua del Po nel mare di Venezia. E' vestita di jeans rosa, minigonna e giubbotto, ai polsi un orologio da Prima Comunione e un braccialettino di corda. Dal fermaglio sfugge una ciocca ribelle di capelli. Si chiama Giuba, ha nove anni ed è per i leghisti il simbolo della rinascita della Padania. Ma per lei la giornata convulsa di domenica è stata «una bella festa tutti insieme - assicura il padre Claudio Vianello -. Una festa che, guarda caso, ha coinciso con la fine delle vacanze». Ieri, infatti, anche per la Bambina Padania era il primo giorno di scuola: quarta elementare. Chissà quante cose avrà raccontato ai compagni... «Eh beh, sa, è una bambina di nove anni. Per lei quella di ieri è stata una giornata eccitante, divertente, unica... Era tutta esaltata». Come mai è stata scelta proprio Giulia? «Io faccio parte della Lega da tanti anni, sono il segretario della sezione provinciale di Jesolo. Una sera, a una riunione organizzativa, mi sono portato dietro anche lei. E quando hanno detto che cercavano una bambina per la cerimonia, è stato naturale proporglielo». Non ha avuto nessun dubbio che non fosse il caso di coinvolgerla in una vicenda tanto più grande di lei? «Manno, gliel'ho detto, noi l'abbiamo vissuta solo come una festa. E poi io sto molto attento: voglio che Giulia viva queste emozioni da bambina, che non sia coinvolta nei problemi degli adulti». E lei come ha reagito? Era spaventata, emozionata? «Emozionata, certo, vorrei vedere, eravamo tutti emozionati! Ma ha accettato più che volentieri. D'altronde non è una bambina timida, è socievole, espansiva, abituata a stare in mezzo alla gente: e poi i bambini di oggi sono più svegli di quanto eravamo noi alla loro età». Si è dovuta preparare per la cerimonia? «No, era tutto semplice, alla buona. E' salita sul palco all'ultimo». Il vestito, l'ha scelto lei? «Ci hanno detto che doveva essere rosa, perché il rosa è il colore della nascita della Padania. E lei aveva quel completino lì, una roba normale, da tutti i giorni. Giulia non è che ci badi tanto, sa?». E' leghista anche lei? «Ha nove anni, è naturale che abbia le idee dei genitori. Quando sarà grande chissà... Per ora, comunque, condivide i nostri problemi quotidiani, vive la vita di una cittadina balneare che d'estate si riempie di gente tanto diversa, fa confronti, trae le sue conclusioni». E i politici li conosce? «Certo. Li conosce tutti benissimo, dalla televisione». E dal vivo magari sono una delusione? Bossi, se lo aspettava proprio così? «Non so come se lo aspettasse, certo era entusiasta. Il 15 settembre tutto può essere stato, tranne che una delusione». Raffaella Silipo La piccola Giulia Vianello con Umberto Bossi mentre versa nella laguna veneziana l'acqua raccolta in un'ampolla alla sorgente del Po

Persone citate: Claudio Vianello, Giulia Vianello, Manno, Umberto Bossi

Luoghi citati: Venezia