Sabotato ripetitore Rai
Sabotato ripetitore Rai Sabotato ripetitore Rai Alassio, attentato al traliccio La firma: Padania, no al canone ALASSIO. Un traliccio della Rai è stato sabotato nella notte di domenica ad Alassio. Qualcuno, armato di un tronchesino, è salito sulla collina, all'altezza della Puerta del Sol (il lussuoso albergo, ora in disuso, dove aveva trascorso il ritiro la nazionale di Bearzot prima del Mundial spagnolo), e ha tranciato di netto sette cavi di collegamento del ripetitore. Con una bomboletta di spray verde gli attentatori hanno «firmato» il gesto: «Padania, no al canone Rai». Una rivendicazione forse un po' troppo leghista per non destare più di un sospetto da parte degli investigatori. Le indagini parlano di un lavoro fatto da esperti: le trasmissioni televisive pubbliche sono rimaste bloccate sino al tardo pomeriggio di ieri. «Per Alassio non è un gran danno restare senza i programmi della televisione di Stato. La Rai non ha mai seguito con il giusto ri¬ salto la nostra Riviera, né quella turistica né in particolare quella leghista», commenta a caldo Roberto Avogadro, sindaco leghista e senatore. Ma l'attentato è firmato da sedicenti padani... «Di sicuro non è stata la Lega come movimento a scaldare gli animi e il sabotaggio non è certo nato dentro il nostro movimento. Certo non posso escludere che qualcuno, nostro simpatizzante, sia esasperato di come la Rai ci tratta e abbia deciso per un colpo di mano. Basta vedere come è stata ripresa e trasmessa la nascita della Padania per rendersi conto della faziosità e della disinformazione della Rai». Non tutti i leghisti di Alassio la pensano però così. Secondo molti il sabotaggio non è contro la Rai ma contro la stessa Lega nord, un atto per screditarla politicamente. Stefano Pezzini
Persone citate: Bearzot, Puerta, Roberto Avogadro, Stefano Pezzini
Luoghi citati: Alassio
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