Pronti altri avvisi «A Ivrea la procura studia i dati della semestrale» di Lodovico Poletto

Pronti altri avvisi Pronti altri avvisi A Ivrea la procura studia i dati della semestrale IVREA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Due giorni di riflessione sulla questione Olivetti e, alla fine, è arrivato quello che i magistrati della procura di Ivrea definiscono: «Un atto inevitabile». L'iscrizione nel registro degli indagati dell'amministratore delegato della Olivetti, Francesco Caio, era infatti nell'aria ormai da qualche giorno. Per essere più chiari fin dall'interrogatorio di venerdì - per quasi dieci ore - dell'ex direttore generale Renzo Francesconi. Nei confronti di Caio i sostituti procuratori Alberto Braghin e Lorenzo Fornace avrebbero ipotizzato il reato di «false comunicazioni ai soci»: ovvero una violazione delle norme che regolano pubblicità dei bilanci e relazioni periodiche finanziarie. Un reato punito, nella peggiore delle ipotesi, con la reclusione da 1 a 5 anni. Nel mirino dei magistrati, per ora, c'è solo la semestrale: cioè il documento che fotografa lo stato finanziario del gruppo al 30 giugno scorso. Lo stesso che Francesconi aveva contestato e il medesimo su cui Consob aveva chiesto ulteriori chiarimenti. Braghin e Fornace, ieri tutto il giorno chiusi al primo piano degli uffici giudiziari di Ivrea con il maggiore Perigini della Guardia di Finanza, accennano genericamente ad altri indagati senza, però, sbilanciarsi. Il gioco dei «si dice» ipotizza almeno altre quattro-persone. Una tesi che, se confermata, ' eschidèrebbè"in blocco i consiglieri di amministrazione della casa di Ivrea, che hanno approvato la semestrale. Resta qualche dubbio, invece, sui vertici del consiglio Olivetti, sugli uomini che avevano presentato la proposta di delibera del progetto di semestrale. Sono esclusi dalla rosa dei nomi possibili l'ex presidente del gruppo di Ivrea, Carlo De Benedetti, e l'ex amministratore Corrado Passera: entrambi già fuori dall'azienda prima della presentazione dei conti al 30 giugno. E Renzo Francesconi? E' escluso pure lui: l'interesse della magistratura nei suoi confronti sarebbe esclusivamente dettato dalle affermazioni che aveva fatto una settimana fa. Intanto i due giovani magistrati che stanno indagando sui conti Olivetti avrebbero già chiesto una prima perizia sui bilanci dall'86 ad oggi, quelli ottenuti in copia dalla camera di commercio di Ivrea, all'inizio della scorsa settimana. Sarebbe stata affidata ad Enrico Stasi, uno dei più noti consulenti giudiziari piemontesi. L'iscrizione di Francesco Caio nel registro degli indagati della procura per ora non viene commentata in azienda: «A noi, fino a questo momento, non è ancora arrivato nulla di ufficiale. Ciò che sappiamo lo abbiamo appreso dalle agenzie». E oggi, in giornata è possibile la convocazione in procura di altri personaggi di spicco del mondo Olivetti. Questa volta, però, non più nella veste di testi ma in quella di persone sottoposte ad indagini. Lodovico Poletto

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