Milano, antichi vizi Supercoppa a Verona

Basket: a sette giorni dal campionato la Mash si fa beffe della Stefanel Basket: a sette giorni dal campionato la Mash si fa beffe della Stefanel Milano, antichi vizi Supercoppa a Verona MILANO. C'è qualcosa di nuovo, anzi d'antico nella Stefanel. Squadra nuova, allenatore nuovo, vizio antico, che pareva èssersi dissolto nell'ultimo scorcio della stagione scorsa, quello che aveva portato scudetto e Coppa Italia: il vizio di complicarsi la vita, di buttare via partite saldamente in pugno. Come ieri, nella Supercoppa di Lega, disputata al Forum di Assago, prologo al campionato, che sarà presentato oggi e che comincerà domenica. Un esempio? Al 15' del primo tempo sembrava ci fosse una sola squadra in campo, appunto Milano. Punteggio parziale: Stefanel-Mash 38-20. Alla sirena finale, Supercoppa stretta in mani veronesi, 79-72 a favore della Mash. In mezzo una partita dai mille risvolti: un progressivo cedimento fisico e di convinzione dei milanesi, accennato sul finire del primo tempo (46-34 all'intervnllol, accentuato in avvio di ripresa, divenuto totale negli ultimi 10'; incapacità ad attaccare la zona veronese, arma decisiva nel ribaltare l'andamento della partita, dopo che nel primo quarto d'ora ci aveva pensato sempre e solo Portaluppi (8/8). Il merito della Mash è di non aver mai dato nulla per perduto, neppure quando sembrava in balia dell'avversario; poi un Galanda da far brillare gli occhi al et Messina per la partita che ha messo insieme (21 punti, 8/11 al tiro, 9 rimbalzi) e che gli è valsa l'elezione a Mvp. Su questo 2,10 di 21 anni, il basket italiano può sicuramente fare affidamento per il futuro. Intanto ci fa affidamento Phil Melillo, che meglio di così non poteva cominciare a raccogliere l'eredità veronese di Franco Marcelletti, il suo avversario di ieri: qualificazione alle finali di Coppa Italia '97, Supercoppa in bacheca, il tutto nel giro di quat¬ tro giorni sono un inizio di stagione da mettere in cornice. Lui, il tecnico italoamericano, fa il modesto: «Siamo una squadra di seconda fascia, non dobbiamo pensare a vincere lo scudetto ma a fare un campionato tranquillo». Con i giovani di cui dispone (oltre a Galanda c'è Nobile), con vecchi efficaci (Boni, Dalla Vecchia e i nuovi acquisti Gianolla e soprattutto Bullara, quest'ultimo autore di due bombe determinanti) e con un Mike Iuzzolino che sa scegliere bene quando concludere personalmente e quando affidarsi agli altri, può fare molta strada. Marcelletti, invece, deve abbozzare. I suoi ragazzi di un tempo hanno messo a nudo le pecche che ancora ci sono in questa Stefanel, rinnovata per combattere su più fronti: l'aggressività difensiva pretesa dal nuovo coach per ora si vede solo a tratti (e lì Milano produce il meglio, potendo sbizzarrirsi in contropiede), Kidd il suo intimidatore d'area è frenato da un metro di arbitraggio che non ha ancora assolutamente capito, la distribuzione di tiri ieri è stata soprattutto una distribuzione di ... errori, in particolare quando si è trattato di tentare di far saltare la zona. Ma il difetto maggiore è mentale: concentrazione che si è dispersa con il passare dei minuti, e, con essa, anche la capacità di graffiare in difesa. «Sapevamo di dover lavorare e il risultato di questa partita lo ha confermato» è stato il commento di Marcelletti, prodigo di complimenti per Verona e di osservazioni sui peccatucci Stefanel («Siamo stati ingenui nel far rientrare in partita la Mash»). Sugli errori, Milano dovrà meditare. Giovedì, a Istanbul, comincia la Eurolega, uno dei grandi obiettivi stagionali. Gabriele Tacchini Mash-Stefanel 79-72 Stefanel Milano (ti 10/12): Gentile 8, Portaluppi 22, Fucka 8, De Poi 11, Spangaro 2, Kidd 4, Cantarello, Bowie 17. Mash Verona (ti 19/22): Bullara 12, Boni 8, Iuzzolino 17, Dalla Vecchia 3, Galanda 21, Nobile 9, Gianolla, Keys 9. Arbitri: Cazzare e D'Este. Uscito 5 falli Gentile. • Memorisi Menichelli. A Pordenone, finale del Memorial Menichelli: Gorizia-Cagiva Va 98-81 (Cambridge 27, Loncar 31); finale 3° posto, Benetton Tv-Roma 8678 (Niccolai 17, Thomas 16). La festa dei veronesi della Mash: capitan Dalla Vecchia con la Supercoppa e accanto a lui il pivot Galanda autore di 21 punti e premiato come miglior giocatore della partita