Rinasce Kolyvanov, il Bologna vola

Rinasce Kolyvanov/ il Bologna vola A VERONA Zona e concretezza: Ulivieri domenica aspetta il Milan a punteggio pieno Rinasce Kolyvanov/ il Bologna vola Gialloblù incapaci di reagire alsupergol del russo VERONA. Dopo il botto dell'esordio casalingo contro la Lazio, il Bologna concede il bis a Verona e si guadagna il titolo di rivelazione dell'avvio di campionato. Capolista a punteggio pieno, senza gol al passivo e con Kolyvanov tornato ad altissimi livelli, la matricola di Ulivieri domenica attende il Milan e sogna. Il Verona teme gli emiliani e si schiera coperto, impiega 5 centrocampisti e un solo attaccante: l'intramontabile Totò De Vitis. Il Bologna gioca secondo i suoi schemi abituali con l'incontenibile Kolyvanov che fa ammattire Baroni e l'infaticabile e grintoso Fontolan che crea gravi imbarazzi a Caverzan. I rossoblu praticano una zona concreta con poche concessioni alla fantasia. I suoi uommi hanno tutti un avversario da marcare e lo fanno con nerbo. Non è partita dal grande respiro, dalle piacevoli cadenze. Il Bologna lotta con rabbia, con molta determinazione, si chiude con prontezza. 1 suoi uomini sono agili e Magoni appare tra i maggiori animatori della linea centrale, mentre il figliol prodigo Marocchi ringhia la sua parte e mette paura agli avversari. I locali hanno difficoltà a trovare geometrie ed equilibri e appaiono più fragili, con un passo più pesante. De Vitis davanti si affanna ma riesce a toccare solamente un pallone che non procura tremori ad Antonioli. Con un centrocampo così imbottito il Verona dovrebbe nascondere il pallone ai bolognesi e invece si fa infilare con sempre più sorprendente facilità. La partita è priva di grandi emozioni. Il gioco appare sbiadito, raramente avvincente. Il Bologna è la concretezza fatta squadra. In panchina, Ulivieri passa il primo tempo a prendere appunti. Vede i suoi crescere e al 42' è una prodezza di Kolyvanov a farlo esplodere di gioia. Torrisi ruba il pallone a Vanoli ed effettua un lungo lancio per il russo che con una finta spiazza tutta la difesa gialloblù, si gira e di collo pieno spara nell'angolo alla sinistra di Gregori che rimane immobile. Prima di tornare negb spogliatoi, matura l'unica grossa occasione per il Verona: Baroni sfrutta un'indecisione difensiva del Bologna, su punizione battuta da Orlandini, e colpisce la palla a pochi passi dalla porta ma la spedisce fuori. Nella ripresa il Bologna accentua il ritmo e si fa più volte pericoloso in contropiede: Fontolan e Kolyvanov sbagliano alcune ghiotte palle gol. Cagni vede lo spettro del secondo ko in campionato dopo il pesante 4-1 di Milano e manda in campo due punte: Cammarata e poi Maniero. Neppure con tre attaccanti i gialloblù riescono a farsi pericolosi. Anzi è Nervo, appena entrato in campo, a è' sfruttare un lungo lancio di Torrisi: con la punta del piede destro sorprende un Gregori uscito troppo lentamente che tocca la palla senza impedire il gol del 20. Cagni negli spogliatoi ha il morale a terra: «Ho visto una squadra senza capo né coda. Dopo il primo gol non siamo riusciti a reagire come avremmo dovuto. Abbiamo delle assenze importanti e alcuni giocatori non sono nel pieno della forma. Resta comunque il fatto indiscutibile che abbiamo giocato male». Dall'altra parte, Ulivieri si gode l'inatteso primato e spreca elogi per il suo Bologna: «Siamo riusciti a contrastare il Verona in ogni parte del campo. L'abbiamo costretto a non ragionare. Abbiamo vinto giocando con umiltà e grande impegno». Valentino Fioravanti

Luoghi citati: Bologna, Lazio, Milano, Verona