Fonseca & Balbo, la legge della cinica Roma

I bomber di Bianchi ancora a segno in coppia: due lampi bastano per ridimensionare gli eroi di Firenze A VICENZA I bomber di Bianchi ancora a segno in coppia: due lampi bastano per ridimensionare gli eroi di Firenze Fonseca & Balbo, la legge della cinica Roma Senza storia il derby tra uruguaiani: Otero finisce presto ko VICENZA. Un gol per tempo dei soliti noti, i gemelli del gol Fonseca e Balbo e la Roma conquista la sua prima vittoria in trasferta della gestione Carlos Bianchi con la disinvoltura della squadra che sa quel che vuole e sa ottenerlo con la dose di cinismo che in genere accompagna le big. Buon segnale per le ambizioni dei giallorossi, che sulla scia del successo in Uefa contro la Dinamo Mosca hanno punito il Vicenza trionfatore di Firenze nello stesso modo con cui la formazione di Guidolin aveva castigato quella di Ranieri. Ma questa volta nelle file biancorosse Otero è tornato ai box dopo appena 40' per un nuovo colpo subito alla schiena. E questa volta le ripartenze rapide a centrocampo che avevano messo in ginocchio Batistuta e compagni le ha sfruttate la Roma, con il decisivo corollario dei due lampi d'astuzia e di classe di Fonseca e Balbo. I giallorossi non hanno avuto tante altre occasioni, anzi: appena un paio di palle-gol sciupate da Carboni nel primo tempo. Gli acuti del tandem sudamericano sono però bastati per passare su un campo dove nella passata stagione si erano inchinate tante grandi. Dunque, Vicenza dagli altari di Firenze alla polvere del «Menti» in una settnnana? No, più semplicemente una squadra restituita alla sua dimensione di formazione che deve lottare per la salvezza. I biancorossi si sono battuti con slancio e generosità, ma in difesa sono emerse alcune lacune e la manovra offensiva ha trovato in Aldair un invarcabile ostacolo. Roma padrona a Vicenza e non certo «ladrona» come vorrebbero gli slogan della Lega, che da que- ste parti ha gran seguito ma che è rimasta fuori dalla porta dello stadio nonostante i molti allarmi della vigilia. Non uno slogan «padano» s'è levato dalla curva Sud dei tifosi di casa, particolarmente corretti. Qualche ùivettiva contro Bossi dal migliaio scarso di supporter romanisti, che si sono limitati a sventolare molte bandiere tricolori. In campo è mancato il duello tra i bomber sudamericani: Marcelo Otero, attesissimo dopo il poker di Firenze, ha infilato un paio di spunti personali che promettevano bene, ma ha poi pagato un'entrata a metà campo decisa oltre il necessario di Statuto. Ginocchiata giusto nel punto in cui Otero era stato colpito a Firenze da Firicano: il bomber ha dovuto lasciare il terreno quasi alla fine del tempo a beneficio di Murgita e il Vicenza ha perso almeno metà del suo potenziale offensivo. La squadra di Guidolin era già passata in svantaggio al 32' quando Fonseca ha approfittato con furbizia di un'incertezza di Sartor (forse anche lievemente spostato dall'uruguaiano), per battere Mondini con un sinistro secco a mezza altezza. Carboni a sinistra e Tommasi a destra hanno assicurato alla Roma la superiorità sulle fasce laterali e la non felice giornata di Di Carlo e Maini, l'anima del pressing vicentino a centrocampo, ha costretto i padroni di casa ad affidarsi a trame offensive prevedibili, così che l'ex Sterchelfc, sempre più titolare, s'è goduto un ritorno senza patemi. All'inizio della ripresa il miglior momento del Vicenza: un'occasione di testa di Murgita, un paio di conclusioni di Rossi e Cornacchini. Ma al 20' del secondo tempo la Roma ha chiuso il conto. Nel raddoppio giallorosso ha messo lo zampino anche lo svedese Dahlin: triangolo vincente con Balbo che ha firmato la stoccata decisiva, quasi a suggellare la gran giornata delle punte giallorosse. Lucida e serena l'analisi di Guidolin: «La Roma ci ha battuto con merito, usando le nostre stesse armi, ma potendo contare, a parità di aggressività e intensità di gioco, su individualità di grande valore. Per noi non cambia niente, sapevamo già prima che dovremo soffrire per salvarci». Particolarmente soddisfatto Carlos Bianchi: «Siamo stati bravi a bloccare l'avversario sulle fasce laterali e a sfruttare ogni occasione. Poco alla volta, questa squadra sta assumendo un volto ben definito, quello che piace a me». Massimo Manduzio Fonseca, secondo gol in campionato