Raiuno, domenica italiana

Spiegamento di forze e ospiti, nessuna novità. La Venier in video appare un po' tesa Olimpionici azzurri, cori, imitazioni e camicie rosse garibaldine. Ma poche idee Rqiuno, domenica italiana Per lo show un inizio «tricolore» ROMA. E' di nuovo Mara. E' di nuovo domenica, per i tele-italiani. Insomma, è di nuovo «Domenica in». Di nuovo, in realtà, non sembra a prima vista esserci molto. Assenze - «cancellato» nel rogo della tv-spazzatura il povero mago Giucas Casella, niente più battimani e «guardami, guardami, guardami» quest'anno - e per contro una gran folla a occupare lo schermo, povero di idee. I quattro cantanti «agé» della scorsa edizione sono diventati un gruppone di undici (ugualmente agé, s'intende), il parco ballerine è composto da 50 ragazze 50 «prese dalle scuole di ballo», l'orchestra del maestro Gianni Mazza ha 8 elementi 8, e c'è pure la compagnia dei comici di Aria Fresca. Anche i giochini sono in grande: per domande col pubblico a casa, inerenti alla stessa «Domenica in», premi da 20 milioni e 90 linee telefoniche accese, con le telefoniste ben in vista in studio. In più, per la prima puntata, Raiuno ha dispiegato una vagonata di ospiti, à far numero. Attori, Silvio Orlando, Claudio Amendola e Francesca Neri, cantautori, Fabio Concato e Gianna Nannini, soubrette: Alba Parietti, ancora lei, professione ospite (nel pomeriggio domenicale si sdoppia e compare pure su Canale 5), e Valeriona Marini col solito abitino nero colletto bianco da collegiale, già visto alla Mostra di Venezia; e pure Miss Italia, compresa nel ruolo, in bianco lungo, corona e fascia di rito; e pure gli azzurri olimpionici di scherma. ITALUV, ITALIA. E' questo il leitmotiv della puntata. All'utopica Padania di Bossi, Mara Venier risponde dando il suo apporto alla causa unitaria, e veste idealmente il tricolore invitando nel suo programma gli eroi nazionali offerti dai tempi: atleti e missitalie, appunto. Annotazione di colore: le telefoni- ste sono vestite d'azzurro. BAGAGUN0? Pure gli inserti «comici» dello show, inneggiano alla linea italiana. In un improbabile telegiornale, due anchorwoman, Carmen Lasorella e La Sorella di Carmen, danno notizie sulla fatidica ampolla bossiana, con tanto di senatur esternante («viva la Lega, viva il Po, viva Claudia Schiffer», scandito), e Bisteccone Galeazzi in camicia rossa garibaldina. Finisce in slogan, I-ta-lia, I-talia, ale oo ale oo, e pare di guardare la satira politica del Bagaglino, acqua di rose e sberleffi. LEI. E Mara? Camicia bianca poi in nero, e faccia pallida, è tesa. Alla vigilia si lamentava di aver avuto poco tempo per preparare la trasmissione e per conoscere il nuovo team con cui avrebbe lavorato, e ora sembra stanca. Il debutto si sa è sempre pesante, anche per padrone di casa tv rodate come lei. Si sforza di apparire gioconda e compagnona come sempre, la Venier nazionalpopolare, ma non ci riesce: neppure fra Andrea Roncato che quest'anno sfoggia un codino alla Baggio-pizzaiolo, e l'amatissimo Giampiero Galeazzi: «voluto fortemente, fortemente voluto», ripete lei, riferendosi alle recenti polemiche Rai sul giornalista. Sorride poco, Mara. Sia che intervisti la bambola Marini, sia che parli con la dolente madre di Milena, la giovane scomparsa in Tunisia da dieci mesi, sia che ascolti le geremiadi della Parietti sugli «uomini della sua vita», la faccia è la stessa. Tirata. Sarà la preoccupazione per il futuro, quando a contrastarla arriverà il programma festivo eli Canale 5 con Costanzo e Fiorello. Sarà che quattro Domeniche in - tante ne conta la conduttrice - sono troppe pure per lei? Cristina Caccia Spiegamento di forze e ospiti, nessuna novità. La Venier in video appare un po' tesa Mara Venier e Giampiero Galeazzi. «coppia di ferro» di «Domenica in». Qui sopra Alba Parietti, ieri ubiqua: su Raiuno e su Canale 5. Nella foto in alto a sinistra Giucas Casella, «grande escluso» del programma

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