«Sono un'anima viaggiante divisa fra Italia e America» di Alain Elkann

L'attrice si racconta: Roma e Los Angeles sono per me due case per vivere e recitare L'attrice si racconta: Roma e Los Angeles sono per me due case per vivere e recitare «Sono un'anima viaggiante divisa fra Italia e America» ©OLINO Vi FALERIA Golino, abita in Italia adesso? «Come sempre un po' in Italia, un po' in America». E dove sta meglio? «Non c'è meglio, sto bene in tutti e due i posti». Ma la sua casa dov'è? «E' a Los Angeles, a Roma divido un appartamento». Ma lei è sempre fidanzata con l'attore Bentivoglio? «Sì, da quattro anni». E come fate stando lontani? «Ma a volte non ci vediamo per qualche periodo ma in generale facciamo tutti e due avanti e indietro». Ma come mai gli attori si innamorano sovente tra di loro? «Posso dire che la natura del lavoro stesso ci porta a questo, uno vive molto fuori dalla routine, ma con Bentivoglio non ci siamo conosciuti sul set». Si dice che le attrici non sono capaci di amare perché sono molto egocentriche. Lei cosa ne pensa? «E chi è che sa amare? Chi non è egocentrico? Io non ho mai amato un'attrice però, quindi non le so rispondere! Io amo come una donna, una donna qualsiasi. Non ci sono attori diceva un noto attore americano, ci sono solo attrici, non esistono gli attori». E lei che tipo di attrice è? (Ride). «Sono un'attrice-attore». Ma cosa sta facendo in questo momento? «Per ora nulla. Ho un film di Soldini in uscita tra due mesi. Poi un film in America che si chiama Fuga da Los Angeles, ho presentato anche a Venezia un film "Scoriandoli" di Antonio Rezza fatto di cinque episodi e io recito in uno di questi». E cosa farà in futuro? «Non lo so, non ho progetti». E quando non si conosce il lavoro futuro si ha ansia? «Sì ma non è un'ansia necessariamente basata sulla realtà delle cose. Un attore che lavora sa che probabilmente farà un altro film, ma è un'ansia più atavica, più profonda. Il nostro è un lavoro in cui anche gli attori di più grande successo si trovano a non sapere cosa faranno, è un lavoro che non è assolutamente rassicurante». E lei è insicura? «Sì, ma non in maniera patologica». E' una donna timida? «No». E' una donna romantica? «Sì». E cosa vuol dire? «Sapevo che era una trappola che lei mi tendeva! Il romanticismo non ha nulla di pianificato, potrebbe essere qualsiasi cosa e qualsiasi luogo può essere romantico». Lei ha figli? «No». E li desidera? «Sì». E adesso quanti anni ha? «Trenta a ottobre, è un traguardo ma non sono scontenta e nemmeno contenta». Preferisce lavorare nei film americani o italiani? «Mi piace in tutti e due. Certo gli americani hanno più mezzi e si respira maggiore comodità quando si recita in un film americano». E adesso lei che film vorrebbe girare? «Un bel film in Italia o un bel film in America». E con che regista? «Con i fratelli Cohen ma non mi dispiacerebbe in Italia con i registi che conosco già Campiotti, Del Monte, Michele Placido, Martone, Soldini». E cosa conta di più per lei, la libertà o la sicurezza? «Quello che non ho al momento. Se uno si sente sicuro vuole scappare, se uno si sente libero vuole essere protetto. Non si raggiunge mai l'ideale». E lo stesso vale per l'amore? «Questo non lo posso dire». Alain Elkann «Sogno un film coi fratelli Cohen e uno con Martone» L'attrice Valeria Golino e il suo compagno, Fabrizio Bentivoglio