Abbraccio di applausi al Papa

Indiscrezioni dal Vaticano: «Giovanni Paolo II è seccato dalle illazioni sulle sue condizioni» Indiscrezioni dal Vaticano: «Giovanni Paolo II è seccato dalle illazioni sulle sue condizioni» Abbro«io di applausi al Pope Ma lui all Angelus tace sulla malattia CASTEL GANDOLFO. Stranamente, il Papa non ha fatto accenni alla sua salute, alla preghiera dell'Angelus, ieri a Castel Gandolfo; probabilmente pensa che se ne è già parlato troppo, tanto che si è persino un po' seccato, ci ha assicurato un suo collaboratore, del fatto di scoprire ogni giorno una diagnosi diversa. Però, a differenza di quanto fece nel 1992, annunciando il ricovero per il tumore al colon, ieri nulla: non una battuta, neanche per rispondere alla folla di fedeli che lo applaudiva. Un silenzio tanto più singolare in quanto Giovanni Paolo II stava discretamente bene; chi è stato a pranzo con lui venerdì l'ha trovato allegro, disposto a ridere sulle voci relative alla sua salute. Ieri sembrava un po' allentata la maschera di sofferenza che tanto ha preoccupato chi ha seguito le sue apparizioni più recenti. Di sofferenza ha parlato, citando «l'enigma del dolore» di un pensatore russo, Semen Frank: «L'idea di un Dio disceso nel mondo, che soffre volontariamente e prende parte alle sofferenze umane e cosmiche, l'idea di un Dio-uomo che soffre, è la sola teodicea possibile, la sola giustificazione convincente di Dio». Ma sulla «sua» personale sofferenza ha taciuto, anche se sembrava di buon umore, nonostante il tremito ormai continuo al braccio sinistro; ha risposto con un «bene, bene» a un'Ave Maria a ritmo di Samba, e con cenni a mani unite ai saluti, e si è riaffacciato, a un'altra finestra, per salutare i fedeli che lo chiamavano insistentemente. Il giorno dopo lo «choc» del bollettino il Vaticano «profondo» reagisce a suo modo. «Dovrebbe fare come Pio XI - ci dice un arcivescovo di Curia -. Mi raccontava il segretario del Pontefice, il card. Confalonieri, che il Pontefice riceveva tutti i sabati sera, ma proprio tutti i sabati sera, per un'ora, il suo medico, nello studio personale, dove riceveva normalmente. Così in Curia non sapevano mai se il Papa stava male, o stava bene. Perché se si comincia a dire "il Papa sta male", è la baraonda». La confidenza continua con un particolare inedito: «Quando Pio XI ebbe problemi alle gambe, fecero fare una specie di barella, che nella parte visibile sembrava una poltrona. Lo infilavamo con le gambe sotto la scrivania - raccontava il cardinale Gonfalonieri - e mai nessuno si è accorto che fosse coricato». L'arcivescovo è convinto che non ci sia nulla di più che un'infiammazione, nei malesseri del Papa, e che a dispetto di tutto quello che si è detto il tremito al braccio sia solo una conseguenza, in peggioramento, dell'attentato. Ma ammette che nel momento in cui si incomincia a dire che il Papa è malato, si instaura in Curia un meccanismo perverso: «Fanno già tanti nomi...». Ma c'è anche chi legge il comunicato con scetticismo. «Vogliono ap¬ profittare dell'occasione per fare esami e analisi approfondite - ci dice un monsignore con un'esperienza di Curia più che ventennale -. Se fossero stati convinti che si trattava di infiammazione all'appendice sin dall'inizio, come vorrebbe accreditare il comunicato, perché aspettare tutto questo tempo? L'operazione poteva essere compiuta durante le vacanze». Non è l'unico punto di perplessità; anche se il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, ha dichiarato ieri sera che «non vede fondamento per nessun dubbio» dopo le dichiarazioni ufficiali. Il Papa probabilmente entrerà al Gemelli intorno al 6 ottobre; fonti dell'ospedale assicurano che «nulla fa supporre un ricovero in questi giorni di settembre». La degenza del Pontefice dovrebbe durare una settimana; pronuncerà almeno un (Angelus» dal suo appartamento che è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione. Intanto, i reporter tengono sotto stretta vigilanza gli accessi del Gemelli: primi ad arrivare i cronisti di due tv americane. Marco Tosatti Rivela un monsignore «I medici vogliono approfittare dell'operazione per fare esami e analisi approfondite» A Castel Gandolfo è apparso in buone condizioni, nonostante il tremito continuo al braccio •29'lPIWijl 1994. In seguito dd uno caduta mi suo appartamento si frattura il femore della gamba destra. Resterà in ospedale fino al successivo 27 maggio. •2 LUGLIO 1993 Breve ritorno a Policlinico Gemell per controlli. Il Papa ieri a Castel Gandolfo durante la preghiera dell'Angelus

Persone citate: Confalonieri, Curia, Giovanni Paolo Ii, Joaquin Navarro Valls, Marco Tosatti, Pio Xi, Pope, Samba

Luoghi citati: Castel Gandolfo