«Meglio la lira o l'Ecu?»

LE LETTERE LE LETTERE DI MARIO SALVATORELLI «Meglio la lira o VEcu?» Sono in pensione e ho risparmiato in titoli (di Stato e non) per circa 500 milioni, li I °gennaio '99, quando spariranno le monete nazionali dei Paesi dell'Unione europea, per essere sostituite dall'Euro, questi titoli avranno un valore «X», in base al cambio lira-Euro che avverrà al tasso di cambio in Ecu del 31 /12/98. C'è il grosso rischio di avere un cambio molto sfavorevole per la lira. Le chiedo: i titoli che mi verranno a scadere fino al 31/12/98, è consigliabile sostituirli con Cte, o, comunque, con altri titoli in Ecu? B. A. - Omegna (NO) ORREI fare alcune precisazioni: 1) non oltre il luglio '98 (l'ha confermato Carlo A. Ciampi il 16 luglio scorso, presentando alla Camera il Programma economico e finanziario 1997-'99), il Consiglio d'Europa dovrà decidere quali Paesi dell'Unione europea continueranno a farne parte, entrando nella terza e ultima fase dall'l/l/'99 2) è previsto che, con l'l/l/'99, tra le monete europee verranno stabiliti cambi fissi, per cui tra i Paesi entrati nell'Unione europea y non vi saranno più rischi di cambio, né perdite per la lira 3) a partire dal gennaio '99 l'Euro esisterà, ma solo in forma scritta (come oggi l'Ecu), non in banconote e monete; chi lo volesse, potrà aprire in banca conti in Euro 4) tutte le obbligazioni in altre monete (Ecu compreso) continueranno ad avere valore legale, in base alla legislazione che dovrà adottare, in proposito, ogni Paese 5) l'l/l/'99 l'Ecu verrà cambiato alla pari con l'Euro: 1 Ecu per 1 Euro 6} 1' 1/1/2002 l'Euro inizierà a circolare in banconote e monete e s'inizierà il ritiro delle valute nazionali, che terminerà il 1° luglio (potranno, tuttavia, essere ancora ritirate dalle banche). Quanto al consiglio, i suoi titoli in Ecu o in lire li manterrei, sia che scadano entro il 31/12/'98, sia che debba sostituirli dopo, senza problemi. Ovviamente, tutto ciò è legato al nostro ingresso «alla pari» 1' 1/1/99, ma non vedo ragioni per dubitarne. Un po' di ottimismo non guasta. Vero? Nuove «precisazioni» sul fisco per i CD Il 3 luglio ho avuto la sgradita sorpresa di vedermi «appioppato» un prelievo fiscale del 30% sugli interessi di un CD di 80 milioni, emesso il 25/2/96 e scaduto il 29/6. Su un precedente CD di 10 milioni, scaduto il 7/12/95 e rinnovato per negligenza il 7/2/96, a 4 mesi, il prelievo fiscale era stato del 12,50%. Inoltre: «Il prelievo fiscale precedente fino al periodo maturato il 19/6», di cui lei parla il 22 luglio, in risposta ai lettori di Collegno e d'Imperia, deve intendersi del 12,50%?». A. P. - Arpino (FR). La «disparità di trattamento» è stata determinata dal di. 20 giugno, n. 323, che ha aggravato il trattamento fiscale dei CD, decreto oggetto di numerose precisazioni (sull'esenzione per gli investitori stranieri della ritenuta, sul trattamento ai CD emessi prima del 19 giugno, ecc..) del testo originale, pubblicato sulla G. U. del 16 agosto. Nel caso che la riguarda, a ogni modo, il testo del decreto, al 21/8/96, suona così: «Per i CD emessi fino al 19/6/96, con durata fino a 12 mesi, gli interessi maturati fino al 19/6/96 sono soggetti alla ritenuta del 30%, e quelli maturati successivamente alla ritenuta

Persone citate: Carlo A. Ciampi

Luoghi citati: Collegno, Imperia