Il sindacato pessimista su uno sblocco a breve del contratto. Dalle categorie solidarietà alle tute blu Metalmeccanici partono gli scioperi

Il sindacato pessimista su uno sblocco a breve del contratto. Dalle categorie solidarietà alle tute blu Il sindacato pessimista su uno sblocco a breve del contratto. Dalle categorie solidarietà alle tute blu Metalmeccanici, partono ali scioperi Primefermate a Torino-. «Prodi deve intervenire» ROMA. Metalmeccanici il giorno dopo. La rottura sul rinnovo contrattuale si è consumata e il 27 settembre la categoria si fermerà 8 ore in tutta Italia, ma intanto si incrociano commenti, valutazioni, analisi e si mandano «segnali». Mercoledì, a Milano, si terrà l'assemblea nazionale con i leader di Firn (Italia), Fiom (Sabattini) e Uilm (Angeletti) e oltre un migliaio di delegati. Ma già fin d'ora, in Piemonte, si bruciano le tappe: ieri mattina si sono fermati un'ora i lavoratori di una linea di montaggio dell'Iveco Spa Stura e quelli della Borgonova, mentre la Comau di Borgaretto e la Rambaudi hanno deciso di attuare, a partire da oggi, lo sciopero degli straordinari. Torino ancora una volta «laboratorio», e il sindacato è pessimista. «La situazione del contratto ha detto ieri Gianni Italia al consiglio generale della Firn piemontese - è veramente brutta. La Federmeccanica riesce a superare le divisioni al suo interno trovando l'unità sul "no", in nome della contrapposizione fra aumenti salariali e costo del lavoro. Non possiamo cadere in questa trappola: il governo deve fare la sua parte». Indirettamente risponde l'esecutivo per bocca del sottosegretario al Lavoro, Federica Gasparini: «Il governo guarda indiscutibilmente con una certa preoccupazione a questa rottura, ma sono convinta che esistano ancora i margini per arrivare a un accordo in tempi non troppo lunghi». In altre parole si cerca di scongiurare in extremis lo sciopero generale. Ma dal fronte sindacale non vengono certo segnali concilianti, mentre il presidente degli imprenditori privati, Fossa, ripete che «mai come oggi c'è unità ai vertici allargati di Confindustria» e ricorda come «l'accordo del '93 contiene tutto: ciò che chiedono i metalmeccanici, ciò che chiede Federmeccanica e, soprattutto, la clausola che ho prospettato ieri di applicare le norme previste in caso di vacanza contrattuale». I sindacalisti, seppure con sfumature diverse, restano fortemente critici. Forlani (Cisl) e Cerioli (Cisal), ad esempio, sostengono che gli industriali cercano di «alzare il tiro» per condizionare la manovra finanziaria. Pietro Larizza, segre- tario generale Uil, sottolinea che le richieste salariali avanzate da Fiom, Firn e Uilm sono «ragionevoli, coerenti con l'accordo di luglio». E al fianco delle «tute blu» si schierano le altre categorie, dall'industria al terziario, al pubblico impiego. C'è anche chi non esclude la possibilità di uno sciopero generale qualora l'astensione dal lavoro proclamata dai metalmeccanici per il 27 non fosse sufficiente al raggiungimento dell'accordo. Lo scontro tra sindacati e imprese appassiona anche gli economisti, pure loro divisi. «Non è un problema di chi ha ragione» ha detto Mario Baldassarre docente di politica economica a La Sapienza. Ma poi, come Alberto Quadrio Curzio, che insegna alla Cattolica, si avvicina alle posizioni della Federmeccanica piuttosto che a quelle dei sindacati, difesi invece da Piercarlo Padoan de La Sapienza. «La richiesta del sindacato di rinnovare i contratti in termini di salari nominali all' 11 -12% è la vecchia vendita di illusione monetaria» ha detto Baldassarre Di diverso avviso Piercarlo Padoan, docente di economia politica a La Sapienza. «Dall'accordo del luglio '93 c'è stato un enorme accumulo di profitti da parte delle imprese e una redistribuzione del reddito sfavorevole per i salari per cui ora i sindacati vogliono un parziale recupero di questo squilibrio». Ma ha anche ammesso che «siamo in una fase congiunturale peggiore per ottenere questo recupero». Francesco Bullo Fossa: l'industria è compatta con Federmeccanica Il ministero del Lavoro scommette su una intesa =0 I CONTRATTI GIÀ RINNOVATI CATEGORIA CARTAI TESSILI DATA NUMERO AUMENTO RINNOVO ADDETTI MENSILE' LUGLIO'95 80.000 165.000 LUGLIO'95 700.000 150.000 ASSICURATIVI DICEMBRE '95 40.000 256.000 CHIMICI GOMMA ELETTRICI BANCARI 'LORDO A REGIME DICEMBRE'95 300.000 228.000 APRILE '96 APRILE '96 180.000 187.000 95.000 233.000 APRILE '96 330.000 280.000 E QUELLO DELLE TUTE BLU METALMECCANICI NUMERO ADDETTI: 1.563.000 DATA DI SCADENZA; 30/06/"96 LE RICHIESTE AUMENTO DI 262.000 MENSILI, DI CUI 97 MILA PER II RECUPERO INFLAZIONE DAL'94 AL'96 E 165 MILA PER AUMENTO DAL '96 AL '98 L'OFFERTA 195.000 MENSILI, DI CU! 30 MILA PER RECUPERO INFLAZIONE DAL '94 AL'96 E 165 MILA LIRE PER AUMENTO DAL '96 AL '98 NUMERO IMPRESE: 31.800 Operai entrano in fabbrica Dalla prossima settimana partono le assemblee nei luoghi di lavoro

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