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Il boss dissodato confessa «Sono il killer di La Torre» Palermo: l'esponente del pei fu ucciso nell'82 Il boss dissodato confessa «Sono il killer di La Torre» PALERMO.Nel «gruppo di fuoco» che uccise il segreterio del pei siciliano, Pio La Torre, c'era il boss Salvatore Cucuzza, reggente della famiglia di Porta Nuova. Del collimando avrebbe fatto parte anche il killer Pino Greco soprannominato «Scarpazzedda». E' stato lo stesso Cucuzza, che non è un pentito ma solo un dissociato, ad ammettere 0 suo coinvolgimento nell'agguato del 30 aprile '82, e a indicare le anni adoperate dai sicari: una mitraglietta Thompson e una pistola. Con La Torre, già componente della commissione Antimafia e promotore della legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, fu ucciso l'autista Rosario Di Salvo. Il duplice omicidio è stato ricondotto a una strategia criminale attribuita ai corleonesi di Totò Riina che tra il 1979 e il 1982 mirava a eliminare dalla vita pubblica siciliana i protagonisti di un processo di cambiamento politico, fautori della «solidarietà nazionale» che implicava l'ingresso del pei nella maggioranza di governo. Prima di La Torre erano stati assassinati il segretario della de palermitana, Michele Reina (9 marzo '79) e il presidente della Regione, Piersanti Mattarella (6 gennaio '80). Per questi tre delitti politici nell'aprile '95 furono condannati all'ergastolo Riina e altri sei boss della «cupola»: Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Bernardo Brusca (padre di Giovanni), Michele Greco, Francesco Madonia e Antonino Geraci. Cucuzza è stato arrestato nel maggio scorso. In luglio aveva provocato polemiche l'annuncio della sua dissociazione: il boss si era dichiarato disposto ad ammettere, come sta facendo, solo le sue responsabilità, non intende indicare i complici. Ma la proposta è stata ritenuta priva di interesse da parte dei magistrati. Anche il fratello di Cucuzza, Domenico, estradato in luglio da Santo Domingo, ha annunciato la sua dissociazione. [a. r.]