A Marsiglia corteo anti-immigrati, il ps: sciogliamo il Fronte nazionale Una legge contro il virus Le Pen

Le Monde «Sfilare contro i neri, pogrom simbolico» A Marsiglia corteo anti-ùrimigrati, il ps: sciogliamo il Fronte Nazionale Una legge contro il virus te Pen // premierJuppé: le frasi razziste saranno reato LA FRANCIA MALATA m XENOFOBIA Cm PARIGI ™ E' voluta una dichiarazione-choc di JeanMarie Le Pen sull'«evidente diseguaglianza tra le diverse razze», l'inedito - o quasi - corteo antimaghrebino che il Front National ha in programma per stamane a Marsiglia, e 48 ore di polemiche feroci tra Gauche e Droite su come rintuzzare la sempre più arianeggiante xenofobia del leader Fn. Ma alla fine il premier Juppé ha deciso: nel constatare che l'attuale legislazione non consente di perseguirlo in sede giudiziaria, il governo procederà inasprendo la normativa attuale che dal 1972 sancisce la relativa impunita di affermazioni a carattere razzista qualora si guardino dall'additare esplicitamente uno o più destinatari. In altre parole, dire «sporco negro» è reato, { proclamare «la superiorità della razza bianca» no. Morale: il revisionista Garaudy che mette in dubbio o meglio relativizza lo sterminio hitleriano degli ebrei, è sotto processo. Mentre Le Pen può impunemente considerare subumani, anzi sub-francesi, oltre 5 milioni di cittadini della République. L'Esecutivo pare insomma determinato a ut ilizzare sino in fondo l'arsenale giuridico transalpino, rinforzandolo ove occorra, per scongiurare altre intemperanze xenofobe. Una legge anti-Le Pen? In definitiva sì. E di non facile «architettura», giacché - come argomentava ieri il presidente Fn in democrazia legiferare sui «delitti d'opinione» significa avventurarsi su un terreno minato. Eppure il giro di vite s'imponeva. Riassumiamo. 30 agosto. Passando in rassegna a La Grande-Motte le sue truppe giovanili - una Hitlerjugend dall'inossidabile, fanatico lealismo verso il carismatico «chef» sessantanovenne Jean-Marie Le Pen esclama: «Non dobbiamo farci alcun complesso. Il nostro modello è ben superiore a quello degli Stati Uniti e delle orde che oggi vorrebbero colonizzarci. In 1500 anni di storia, la Francia ha mostrato che la sua civiltà dominava le altre. Ma si è giunti a rivendicare l'assurda eguaglianza delle razze. E, ultimamente, delle stesse civiltà. Cadiamo sempre più in basso. Sì, credo all'ineguaglianza delle razze. E' sicuro, evidente: l'intera storia lo dimostra». Un discorso bomba. Gli esegeti del Le Pen-pensiero rileveranno che mai il focoso tribuno dell'estrema destra transalpina si era esibito in teoremi a carattere razzista degni del suo lontano maestro de Gobineau, limitandosi a una xenofobia - per così dire empirica. Dunque una svolta. In ogni caso, l'inattesa radicalizzazione di una latenza. Eppure - sorpresa - sulle prime la Francia non reagisce. Complice il Grande Rientro dalle vacanze, le nubi sindacali che s'addensano minacciose sul governo Juppé promettendogli un autunno non meno caldo del torrido '95 e l'inevitabile assuefazione al provocatorio linguaggio frontista, pochi rilevano dietro quelle parole un «nuovo clima» politico. Occorreranno una dozzina di giorni per farle approdare dai notiziari interni alle prime pagine. E decisiva sarà - il 9 settembre - la morte di Nicolas. Quattordici anni, marsigliese. Lunedì scorso lo fermano per strada due coetanei fran¬ cesi come lui ma d'origine marocchina. «Dacci il giubbotto». Lui rifiuta. Ucciso a coltellate fra la relativa indifferenza dei passanti. Braccato, il complice dell'omicida si costituisce. E denuncia il principale accusato. Che finirà a sua volta in cella. Funerali domani, alle 14. Ed ecco il Front National scendere in campo. Non potendo, senza incorrere nei fulmini del codice, indire una manifestazione di piazza contro i nordafricani naturalizzati, quindi concittadini veraci, invita a scendere in piazza «contro il razzismo antifrancese». «Stra- nieri in patria», i transalpini autoctoni sarebbero discriminati dall'esterofila Marianne, incurante del fatto che nel capoluogo storico del Midi «70 crimini su 100» (statistica Fn) sono opera dei nuovi venuti. Il corteo - scriveva ieri pomeriggio con inabituale veemenza «Le Monde» - è un «pogrom simbolico». Ma il prefetto non ha ritenuto opportuno vietarlo malgrado la famiglia della vittima si opponga strenuamente a «qualsiasi sfruttamento politico d'una tragedia umana». Come non avvertire nel lassismo prefettizio, amplificato dalle tracotanti esternazioni lepeniste un sentore di compiacenza dell'establishment verso l'ex para poujadista riconvertitosi nel nazionalismo puro e duro con venature da cattolicesimo tradizionalista se non lefebvriano? Più focoso di Lionel Jospin, l'ex segretario ps Henri Emmanuelli apre il fuoco con un «mettiamo fuorilegge il Front National». Raccoglierà non poche critiche fra i suoi stessi ranghi. Ma dopo lunga incubazione il dibattito è alfine lanciato. I socialisti chiedono al Guardasigilli di entrare in azione facendo censurare dai tribunali i sempre più frequenti blitz oratori a connotazione diffamatoria dell'irrequieto Jean-Marie. Breve consultazione di giuristi. E giovedì Jacques Toubon ammaina bandiera bianca: «Non esistono margini legali per intervenire». Lo scandalo è al diapason. Con lo spettro d'una feroce battaglia urbana tra prò e anti-lepenisti. Occorreva un segnale forte. E in extremis, i gollisti lanciano l'iniziativa del contrattacco penale. Ci vorranno settimane, forse mesi, per distillare gli articoli del nuovo dispositivo blocca-Le Pen. E qualcuno dovrà pur interrogarsi - Alain Juppé in testa - sulla riforma elettorale (caldeggiata dalla maggioranza) che limitando il maggioritario farà entrare all'Assemblée National tra soli due anni una coorte di parlamentari ipernazionalisti. Apprendisti stregoni, attenzione: Le Pen scotta. Enrico Benedetto Il leader del Front «La nostra civiltà e la nostra razza sono superiori» Come fermare l'odio? Gauche e Droite litigano Le Monde «Sfilare contro i neri, pogrom simbolico» LI PAROLE XENOFOBE Di LE PEN «I campi di sterminio e le camere a gas rimangono un dettaglio nel panorama della seconda guerra mondiale». «E'puro ariifìcio importare calciatori stranieri battezzandoli "Nazionale Francese". La maggior parte di loro non canta neppure la Marsigliese. Forse non la sanno». «In 1500 anni di storia la Francia ha dimostrato la superiorità della sua civiltà. Sì, credo alla disuguaglianza delle razze. Tutta la storia lo dimostra». «Dire che i mass media rigurgitano di ebrei è un 'ovvietà». «La profanazione nel cimitero israelita di Carpentras? Un episodio banale». ce o 0 à ¬ scorso dal governo, e come tale è stato difeso da Kohl e dal ministro delle Finanze Theo Waigel: aspramente contestati da un'opposizione di sinistra che denuncia I e e { sistema assissta, comunqufra le spese '97, inoltre, spese pubblichdi di marchi: ufaticosa marpuntamento cL'impressioche il voto di A/Le M«Sfii nesim